Accordatura violino, scopriamo assieme i segreti di un grande e curioso viaggio tra Matematica e Musica!
Accordatura violino |
Accordatura violino, la routine quotidiana di un musicista è caratterizzata e scandita da gesti imprescindibili.
Non importa che tu sia un professionista o un principiante, sistemare e accordare le corde vuote del tuo strumento musicale è necessario.
Negli strumenti ad arco è lo strumentista a esercitare direttamente la sistemazione delle varie corde vuote.
Sommario
Accordatura violino, quello che devi sapere
1 Accordatura violino, come si realizza
1.1 Cos'è l'intervallo di Quinta
1.2 Accordatura violino con un pianista
1.3 Perché il violinista non usa direttamente l’accordatore quando suona con i pianisti?
1.4 Accordatura violino in orchestra
Accordatura violino, perchè si accorda per quinte?
2 Come mai devo accordare tutte le corde con l'intervallo di quinta?
2.1 Gli antenati dei violini, ecco perchè si accordano per quinte.
2.2 Perché i violini si accordano per quinte? Probabilmente per la struttura della mano e la postura delle dita.
2.3 Perché i violini si accordano per quinte? Miglior suono.
Pitagora e l'intervallo di Quinta Giusta
3 Dove nasce l’intervallo di Quinta?
3.1 Quali sono i rapporti sperimentati da Pitagora?
3.2 Esempi di rapporti di Pitagora
3.3 Esempi di rapporti di Pitagora su Monocordo
3.4 Esempi di rapporti di Pitagora sulla tastiera del pianoforte
Il LA 440Hz, analizziamolo a fondo
4 Accordatura violino, perché si accorda con il LA 440Hz?
4.1 Che altezza avrebbe la nota “La 440” sul pentagramma?
4.2 Quale frequenze hanno le altre note?
4.3 Cosa significa il simbolo Hz?
Diapason
5 Il diapason nella storia
5.1 Problemi causati dal diapason alto
5.2 Alcuni diapason storici
5.3 Diapason standard un’unica soluzione per tutti
Accordatura violino, quello che devi sapere
Prima di realizzare questa pratica quotidiana, bisogna essere consapevoli di alcune regole fondamentali e, saperle metterle diligentemente in pratica.
Accordatura violino per principianti, ecco come si esegue
- Ascolta il suono della nota La 440 hz da un accordatore elettronico o da una Applicazione smartphone.
Accordatore iPhone Simply Tuner
Accordatore Android Simply TunerSimply Tuner Sullo smartphone si presenta così, pigiando sui vari piroli cambia la nota.
Pizzicando o suonando lo strumento, la lancetta si sposta.
L'intonazione sarà esatta quando lancetta oscillerà un po' al centro. - Prendi lo strumento e mettilo frontale davanti a te.
Posizione accordatura violino - Usando la mano destra cerca di regolare la tensione della corda grazie al pirolo inerente alla nota "LA", quello in alto a destra.
note piroli Pirolo nota La
La tensione della corda si regola tendendo o allentando il pirolo.
Quando vuoi alzare l'intonazione, rotea il pirolo in su DELICATAMENTE.Pirolo alza intonazione
Quando vuoi diminuire l'intonazione, rotea il pirolo in giù DELICATAMENTE.Pirolo abbassa intonazione - Mentre regoli il pirolo , pizzica usando la mano sinistra la corda "LA" per sentire se l'altezza del suono è esatta rispetto all'accordatore.
La lancetta dell'accordatore dovrebbe fermarsi in mezzo al display ed essere colorata di verde per essere giusta.Accordatore Smartphone Se la lancetta non è perfetta o, manca poco per avere il colore verde, utilizzate il tiracantino, la rotellina per sulla cordiera per affinare l'intonazione, molto comoda.
Per alzare l'intonazione gira il tiracantino a destra.Tiracantino giralo a destra Per abbassare l'intonazione gira il tiracantino a sinistraTiracantino giralo a sinistra - Per bloccare il pirolo nel buco, mentre lo ruoti cerca di spingerlo dentro il ricciolo, senza forzare troppo.
- Ripeti questa operazione su tutte le corde, sentendo il suono di ogni nota dall'accordatore.
- Prendi l'archetto e suona ogni corda, tramite l'accordatore capisci se sei giusto.
- Sapere che le quattro corde sulla tastiera sono intonate per quinte giuste.
Fra SOL e RE
tra RE e LA
fra LA e MI
c’è un intervallo di “5ª giusta”, ossia tre toni e un semitono.
- Iniziare a intonare la corda vuota LA per l'accordatura violino.
- Per l'accordatura violino Il “LA” deve essere a frequenza 440.
Scegliete uno di questi modi per l'accordatura violino, solitamente io uso l'applicazione dello smartphone, comoda e sempre a portata di mano.
- Possiamo utilizzare la tastiera di pianoforte
- Possiamo utilizzare un accordatore elettronico
- Possiamo utilizzare un diapason di metallo
- Possiamo utilizzare un'applicazione del nostro smartphone
- Per l'accordatura violino bisogna armonizzare le corde per Quinte
- Intonato il “LA”, lo si suona contemporaneamente con le note vicine generando dei suoni doppi.
Es: a destra del La c’è un MI, a sinistra un RE e la si armonizza a una distanza di intervallo di 5ª giusta. - Se non siete ancora all'altezza di accordarlo a orecchio, potete sempre ascoltare gli altri suoni delle altre 3 note vuote, sempre tramite tastiera, diapason o accordatore.
1.1 Cos'è l'intervallo di Quinta
Ricordo che l'intervallo è la distanza fra due note.
Esempio: Tra Sol e Re c’è un intervallo di 5ª giusta perché contando Sol, La, Si, Do e Re ci risultano 5 note (ecco da dove deriva il termine 5ª).
Quinta giusta |
1.2 Accordatura violino con un pianista
- Durante una prova fra vl. e pianoforte, l’accordatura violino avviene ascoltando la nota “LA4” dalla tastiera del pian.
- In seguito, il violinista sistema manualmente a orecchio le altre tre note.
Diapason pianoforte |
- Il dispositivo elettronico accorderebbe i violini in modo perfetto, tuttavia potrebbe differire dall’intonazione del pianoforte per vari motivi.
- Il pianoforte, ad intonazione fissa, accordato solamente da un tecnico professionista, non viene calibrato quotidianamente dallo strumentista, quindi potrebbe variare di frequenza per cause climatiche, come umidità, temperatura elevate o troppo freddo.
- In questo caso sarebbe sempre meglio l'accordatura violino a orecchio, confrontando l’intonazione al pianoforte, per essere sicuri di avere la medesima intonazione e frequenza.
1.4 Accordatura violino in orchestra.
Oboista accorda |
Se l’orchestra dovesse suonare assieme ad altri strumenti solisti ad intonazione fissa, come il pianoforte, si accorderebbe ascoltando il “LA” generato dal pianista, sempre per il motivo citato poche righe sopra.
Accordatura violino, perchè si accorda per quinte?
Da una domanda cosi’ semplice si sviluppano molte risposte interessanti.
Non ci sono delle vere soluzioni ufficiali alla domanda, ma grazie al patrimonio musicale culturale a noi affidato, fioriscono risposte stimolanti ed argomentazioni da approfondire.
Per chiarire i miei dubbi riguardo all’accordatura violino per 5ª, attingo da varie fonti ed spiegazioni.
- Fonti storiche: grazie alla Storia riusciamo ad apprendere l’origine dell’accordatura violino, prendendo in causa alcuni strumenti cordofoni, antenati del violini.
- Anatomia: la costruzione dello strumento in base alla struttura fisica dell’uomo.
- Acustica: quinte e la qualità sonora strumentale.
2.1 Gli antenati dei violini, ecco perchè si accordano per quinte.
Il patrimonio genetico violinistico proviene da strumenti antichi come il Ravanastron, il Rebab, la Ribeca, la Viella e la Viola da Braccio.
Tutti questi strumenti vengono intonati con un intervallo di 5ª giusta e, essendo dei predecessori del vl., hanno contribuito all’attuale accordatura violino per quinte.
Ravanastron
Ravanastron |
Il Ravanastron è uno strumento indiano utilizzato soprattutto Sri Lanka, la cassa armonica di zucca o di cocco, manico di legno o bambù con corda di budello: possono essere da 1 a più di 4.
L’archetto ha varie lunghezze composto da crine di cavallo.
Il nome deriverebbe dal leggendario Rè Ravana di Lanka: suonava il ravanastron per onorare e pregare la Dea Shiva.
Rebab
Rebab |
Il Rebab è uno strumento utilizzato soprattutto dal mondo islamico, si sviluppò comunque in tutta Europa.
Utilizzato e suonato per molti generi e in molti ensambles, aveva una costruzione simile alla viola da gamba ( simile ad un violoncello ), oppure poteva essere più piccolo con un’estensione un’ottava sopra.
Costruito in cocco, a volte anche in metallo, aveva montate sul manico due corde accordate per quinte; i crini dell’archetto venivano tesi dalle dita durante l’impugnatura dell’arco.
Ora la faccenda si fa interessante, ci avviciniamo a strumenti sempre più simili al vl. e, grazie alle loro caratteristiche capiamo sempre di più da dove arriva l’accordatura violino a quinte.
Ribeca
Ribeca |
La Rebecca è uno strumento medievale con una cassa abbastanza stretta a forma di barchetta, si suona appoggiandola sulle braccia o sotto il mento.
Le corde variavano da una a cinque e venivano accordate con intervalli di 5ª.
La Rebecca diffuse molto la musica araba classica e divenne uno strumento importantissimo per l’impero Ottomano. Si diffuse comunque in tutta Europa.
Il nome Rebecca deriva da una traduzione della lingua francese antico Ribabe, ossia il rebab arabico.
Viella
Viella-Fidula |
La Viella, strumento medievale, possedeva dalle tre alle cinque corde.
La Viella vien chiamata anche “ Fidula”, per questo motivo alcuni violinisti chiamano il vl. “Fiddle”.
Fu suonata fino al XVI secolo, poi sostituita dalle viole da braccio.
Anche la Viella venne accordata per quinte.
Viola da braccio
La viola da braccio è lo strumento precursore dei violini.
Viola da Braccio |
In realtà con il nome viola da braccio si voleva descrivere la famiglia dei violini nel periodo barocco.
Come i suoi antenati vien accordata per quinte.
Nello stesso periodo bisogna menzionare anche la viola da gamba: differisce dalla viola da braccio per accordare a quarte.
Tutte le viola da braccio era accordate per quinte e, si distinguevano in varie misure e taglie:
Viola da braccio soprano = corrisponde all’intonazione del vl.
Viola da braccio alto o tenore = coincide con l’intonazione della viola
Viola da braccio baritono = collima con il violoncello
2.2 Perché i violini si accordano per quinte? Probabilmente per la struttura della mano e la postura delle dita.
La struttura della mano sinistra si adatta perfettamente sulla tastiera dello strumento.
Mano sul manico |
Grazie all’intervallo di 5ª giusta, le dita riescono ad avere accesso alle note in modo più pratico, senza impedimenti e troppe difficoltà.
La postura delle dita, disposta in modo naturale sulla tastiera, confeziona perfettamente la distanza di intervallo di Ottava.
Infatti mettendo il primo dito su una corda vuota inferiore e, collocando il quarto dito su quella adiacente, si forma esattamente un’ottava.
Es: Appoggiando il primo dito sulla corda vuota Sol, si genera un LA, se appoggio il quarto dito su quella vuota adiacente Re, genero un altro LA, formando un’ottava.
Grazie alla posizione naturale della mano sulla tastiera e, ad una buona dose di studio giornaliero, i violinisti possono agilmente suonare ogni:
- scala musicale
- districarsi in arpeggi molto elaborati
- accordi complessi
Infatti oggi la tecnica violinistica ha raggiunto altissimi livelli di esecuzione tecnica sbalorditivi.
Personalmente trovo molto efficace far studiare Concerti di Vivaldi agli allievi.
Densi di scale, arpeggi e favolose progressioni, ottimo esercizio per progredire a posizioni e fraseggi più complessi e impegnativi.
2.3 Perché i violini si accordano per quinte? Miglior suono.
Suono ed equilibrio |
Accordando lo strumento per quinte giuste, il suono dello strumento diventa più ricco di sfumature e denso di armonici.
Pitagora e l'intervallo di Quinta Giusta
3 Dove nasce l’intervallo di Quinta?
L’intervallo di 5ª deriva da una scoperta matematica Pitagorica.
Quello che oggi chiamiamo intervallo, in passato era semplicemente il risultato di un esperimento acustico grazie a dei rapporti numerici applicati su delle corde.
Pitagora attuò i suoi calcoli servendosi di uno strumento sperimentale chiamato monocordo.
Il Monocordo era composto da una cassa armonica, un ponticello mobile per variare l’altezza sonora ed un’unica corda.
Monocordo di Pitagora |
Oltre alla 5ª, Pitagora scopri’ quello che noi chiamiamo intervallo di Quarta giusta e Ottava giusta.
Questi rapporti armonici sono preziose basi su cui si sviluppa la scala musicale.
3.1 Quali sono i rapporti sperimentati da Pitagora?
I rapporti vennero scoperti anticamente da Pitagora, grazie al rapporto tra i numeri interi 1 2 3 4.
I rapporti sono: 2:1 = Ottava ( esempio da La3 a La4 )
4:3 = Quarta ( esempio da LA3 a Re4 )
3:2 = Quinta ( esempio da La3 a Mi4 )
3.2 Esempi di rapporti di Pitagora
Immaginiamo che il nostro monocordo sia la nota LA3, quindi
Rapporto 2:1 = Ottava ( esempio da La3 a La4 )
Cosa significa e come si trova il rapporto 2:1?
Significa che dobbiamo dividere la corda del monocordo in 2 parti identiche, premere la corda perfettamente a 1/2 della sua lunghezza e, suonandola dovremmo sentire la nota La4 all’ottava sopra.
Rapporto 4:3 = Quarta ( esempio da LA3 a Re4 )
Cosa significa e come si trova il rapporto 4:3?
Significa che dobbiamo dividere la corda nel monocordo in 4 parti identiche, premere la corda perfettamente ad 1/4 della sua lunghezza e, suonandola dovremmo sentire la nota Re4 ad una Quarta sopra.
Rapporto 3:2 = Quinta ( esempio da LA3 a Mi4 )
Cosa significa e come si trova il rapporto 3:2?
Significa che dobbiamo dividere la corda del monocordo in 3 parti identiche, premere la corda perfettamente ad 1/3 della sua lunghezza e, suonandola dovremmo sentire la nota Mi4 ad una 5ª sopra.
3.3 Esempi di rapporti di Pitagora su Monocordo
-Vi mostro sulla corda del monocordo dove sono localizzati questi rapporti, chiamati oggi intervalli tra due note.
Rapporti Monocordo |
3.4 Esempi di rapporti di Pitagora sulla tastiera del pianoforte
-Ora vi mostro sulla tastiera del pianoforte i medesimi rapporti sopracitati per capire meglio ed comparare gli strumenti
Rapporto 2:1 = Ottava ( esempio da La3 a La4 )
Rapporto 2:1 |
Rapporto 4:3 = Quarta ( esempio da LA3 a Re4 )
Rapporto 4:3 |
Rapporto 3:2 = Quinta ( esempio da La3 a Mi4 )
Rapporto 3:2 |
Il La 440 Hz, analizziamolo a fondo
La Frequenza di 440 è stata standardizzata dalla International Organization for Standardization:
“ISO 16:1975, Acoustics — Standard tuning frequency (Standard musical pitch)”
Lo standard fu confermato nel 1955, riaffermato nel 1975 e revisionato e Confermata nel 2017.
4.1 Che altezza avrebbe la nota “La 440” sul pentagramma?
Il LA in questione sarebbe il LA dopo il DO centrale sulla tastiera del pianoforte.
Scientificamente viene denominato A4, ossia La4, ed ha un audio frequenza di 440.
In Europa, soprattutto al Sud Europa, viene usata la notazione Franco Belga, quindi il La in questione diventa LA3.
Noi prenderemo in considerazione la Notazione Scientifica Statunitense, ovvero il La4.
Do centrale pianoforte |
Partendo dalla frequenza standard di 440. ogni nota vien contraddistinta da una frequenza.
Frequenze tra DO3 e Do4, scrivo il nome della nota, l’altezza indicata dal numero e la cifra della Frequenza.
Note in Hz
- Do 3 = 260,7
- Re 3 = 293,3
- Mi 3 = 330,0
- Fa 3 = 347,7
- Sol 3 = 391,1
- La 3 = 440,0
- Si 3 = 495,0
4.3 Cosa significa il simbolo Hz?
“Hz” è il simbolo Hertz, grazie a questa unità di misura si determinano gli impulsi al secondo, infatti gli Hertz venivano storicamente chiamati Cicli per Secondo, CPS.
Il termine deriva da Heinrich Hertz, fisico tedesco.
Il Diapason
5 Il diapason nella storia
Storicamente, prima della standardizzazione, l’intonazione variava in base al luogo geografico, molte frequenze scelte variavano dai 400 ai 452,4, portando problemi durante a vari esecuzioni.
5.1 Problemi causati dal diapason alto
Problemi per i cantantiPurtroppo i cantanti avevano non pochi problemi: il diapason alto poteva rovinare le corde vocali, mettendo in serio pericolo la loro esecuzione.
- Strumenti ad arco
Negli strumenti ad arco più tensione aveva la corda, più il suono era brillante e lucente, tuttavia gli strumentisti lamentavano la precoce rottura delle corde, causata dalla maggior tensione fisica.
5.2 Alcuni diapason storici
Per curiosità annoto alcuni “La” storici
Ricordo che il primo Diapason costruito nella storia fu nel 1711
I valori sono Frequenze in Hz
La 422.5 intozazione utilizzata da Georg Friedrich Händel nel 1740
La 455.4 intonazione usata da Ludwig van Beethoven attorno il 1800
La 451 alla Scala di Milano nel 1815
La 435 di Giuseppe Verdi
La 466 a Vienna nel 1862
5.3 Diapason standard un’unica soluzione per tutti
La confusione e, talune difficoltà tecniche provocate da frequenze sempre diverse, alimentarono la voglia di trovare una soluzione, una standardizzazione.
Per questo a Stoccarda nel 1834 si raccomandò il La 440 Hz, oggi conosciuta come “intonazione da concerto”.
In Francia nel 1859 si abbassò l’intonazione, arrivando ad un compromesso che potesse andare bene ad una larga scala di musicisti: il La 435 Hz, chiamato “diapason normal”.
Diapason LA 440hz |
Oggi utilizziamo la frequenza 440, standardizzato con ISO 16, inizialmente doveva essere a 439, ma le difficoltà tecniche per riprodurre il 439 Hz ( numero primo ) proposero la soluzione di 440 Hz.
Ciao, come sempre un articolo semplice da capire e molto interessante per entrare nel mondo della musica. Capire i meccanismi della produzione dei suoni e provare a riconoscere da sé quale nota stiamo prendendo (o sbagliando) e molto utile. Grazie Alessandro
RispondiEliminaCiao Alessandra, è importantissimo riconoscere le note.
EliminaInfatti è la base per poter sistemare lo strumento da soli.
Ciao e grazie ancora
Perfetto, grazie mille!
RispondiElimina😉👍
EliminaArticolo Sempre ben dettagliato, io personalmente uso altra app molto intuitiva e approvata anche dal mio maestro, ho anche la usa applicazione molto professionale mi dice che il la corrisponde alla A ecc..la tengo per avere un confronto...con i piroli i miei sono un po' duri ma questa volta sono riuscita ad accordare da sola...grazie dei consigli buon lavoro
RispondiEliminaPerfetto Paola, felicissimo che ti sia utile!
Elimina👋
L’unico difetto dell’applicazione è la lingua, solo in inglese, ma si capisce.