suonare il violino
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Suonare il violino è una delle passioni più belle ed entusiasmanti che tu possa regalarti. Leggi l'articolo per imparare a suonare il violino.
Sin dalle prime lezioni hai capito di essere molto interessato e avere un estro per la musica.
Studiare e suonare il violino ti da molte soddisfazioni e ritrovi un senso di benessere: ti faccio i miei complimenti!
A prescindere dal tuo livello, suonare il violino richiede delle doti particolari.
Queste virtù potrebbero già essere tratti della tua personalità e, se non lo fossero, non importa, le acquisiremo in futuro.
Seguimi e le scopriremo insieme!
Sommario
Suonare il violino, strumentazione e corso di violino
Concentrazione per suonare il violino
2 Perché concentrarsi quando si suona lo strumento?
2.1 Allontanate le distrazioni
2.2 Controllate il tempo
2.3 Quanto bisogna suonare il violino?
2.4 Come dovete studiare
Pazienza per suonare il violino
5.1 Tutto e subito!
- S.I.R. Violino
6.1 Cosa vuol dire S.I.R. Violino - Il suono del violino
7.1 Regole basi per produrre un bel suono
7.2 Cosa evitare per produrre un bel suono - L'intonazione
8.1 Come essere intonati per suonare il violino - Il ritmo
9.1 Tempo e ritmo, sono la stessa cosa?
9.2 Perché devo studiare bene il ritmo?
9.3 Come studiare il ritmo con il violino
Queste sono le qualità indispensabili per avere successo fin dalle prime lezioni strumentali per suonare il violino, non ignoratele, sono importantissime, studiare e impegnarsi con delle regole ci sarà di grandissimo aiuto.
Suonare il violino, strumentazione e corso di violino
1 Strumentazione adeguata ed un corso di musica
- Ecco cosa sapere sul Corso di Violino
- Ecco cosa sapere cosa devi acquistare per iniziare a suonare il violino
Concentrazione per suonare il violino
2 Perché concentrarsi quando si suona lo strumento?
Imparare ad ascoltare musica è rilassante e liberatorio, abbandonarsi alla melodia ed emozionarsi è fantastico.
Fare musica con il proprio strumento è altrettanto bello e distensivo, ma molto complesso.
Dobbiamo occuparci di molte regole, concetti musicali teorici e pratici.
Tutte queste informazioni realizzeranno melodie complesse e articolate.
Suonare il violino, imparare a leggere e comprendere le melodie sullo spartito richiede molta attenzione.
Coordinare le dita della mano sinistra e i movimenti dell'arco della mano destra richiede precisione.
Queste azioni sono elaborate dalla nostra mente in meno di un secondo.
Il nostro super cervello ha molte cose da realizzare, bisogna solo abituarlo e tutto sarà normale.
Concentrarsi è fondamentale per realizzare in modo preciso tutte queste regole musicali.
2.1 Allontanate le distrazioni
Al giorno d'oggi è facile distrarsi, lo smartphone, internet, i video giochi e tutte le comodità quotidiane ci possono distogliere dallo studio e dai nostri impegni principali.
Provate a limitare l'uso di questi apparecchi, provate a silenziare cellulari e a togliere la corrente da televisori e console.
Vivete la giornata intensamente senza perdere preziosi istanti.
Concentrarsi è fondamentale per realizzare in modo preciso tutte queste regole musicali.
2.1 Allontanate le distrazioni
Al giorno d'oggi è facile distrarsi, lo smartphone, internet, i video giochi e tutte le comodità quotidiane ci possono distogliere dallo studio e dai nostri impegni principali.
Provate a limitare l'uso di questi apparecchi, provate a silenziare cellulari e a togliere la corrente da televisori e console.
Vivete la giornata intensamente senza perdere preziosi istanti.
Sarete più felici avendo il pieno controllo di voi stessi e della vostra vita.
Quindi quando studiate evitate:
- Smartphone
- Internet
- Video giochi
- Televisione
- Computer
- Tablet
- Amici
Esempio: non studiate con il cellulare acceso sul leggio, evitate di farvi "richiamare" dalla tecnologia, se doveste ricevere delle chiamate valutate se rispondere.
2.2 Controllate il tempo
Stabilite e annotate i giorni e gli orari precisi di studio, in questo modo avrete un Calendario settimanale e mensile di come procedere con gli studi.
È facile e molto funzionale, avendo delle scadenze di studio avrete tutto sotto controllo migliorando le vostre capacità musicali.
Individuate i giorni e gli orari più liberi da impegni.
Normalmente dico ai bambini di esercitarsi prima di fare i compiti scolastici.
Gli adulti consiglio di studiare di sera, magari con sordina per non dare fastidio ai vicini.
Esempio
Gli adulti consiglio di studiare di sera, magari con sordina per non dare fastidio ai vicini.
Esempio
- Scrivete su un foglio quello che fate durante la giornata.
- Etichettate tutto in base ad un grado di priorità.
- Create uno schema settimanale o mensile, dividendo in giorni.
- Inserite lo studio strumentale nei giorni dove meglio credete.
- Annotate l'orario preciso, mantenendolo nel tempo.
- Vi assicuro che è molto funzionale, provate per credere.
( i genitori dovranno fare questo schema per i bambini )
2.3 Quanto bisogna suonare il violino?
Quanto bisogna suonare il violino?
2.4 Come dovete studiare?
3 Registrate e riascoltate
Dopo aver studiato un brano, registrate un file audio mentre suonate, poi riascoltate: vi accorgerete di molti difetti e imprecisioni sonore, note stonate e passaggi ritmicamente imprecisi.
Mentre vi riascoltate, annotate sullo spartito le imperfezioni, cerchiatele con la matita, in questo modo l'occhio "vi dirà cosa fare" ricordandovi di evitare errori e risolvere il passaggio.
La spiegazione di questo fenomeno è semplice e normale: suonare richiede il coinvolgimento di più abilità contemporaneamente, quindi potreste indirizzare le vostre attenzioni ed energie solamente sulla lettura delle note e i movimenti delle braccia, dimenticando tutto il resto.
Capiterà spesso e volentieri: solo quando otterrete più dimestichezza e fluidità intuitiva nei movimenti, queste imperfezioni andranno a limitarsi.
3.1 Cosa usare per registrarsi?
Per registrarmi normalmente io uso il mio smartphone, pratico, veloce e sempre alla portata di mano. ( ho un iPhone 5s attualmente in data 08-05-2020 )
Ogni smartphone ha un'applicazione dedicata per la registrazione audio, sono affidabili e restituiscono un'ottima sonorità.
4 Ritrovate la giusta calma
Per avere risultati di qualità e ritrovare la concentrazione, dovete essere tranquilli e calmi con voi stessi.
Se avete la sensazione di distrarvi troppo, ritrovate la calma e l'armonia con questi metodi:
• concedetevi pause rigeneranti, per poi incominciare pieni di energie
2.3 Quanto bisogna suonare il violino?
Quanto bisogna suonare il violino?
- Meglio la qualità alla quantità, tutto è in base ai vostri obiettivi.
-
Inizialmente non affaticatevi, dovete capire quando fermarvi con delle piccole pause e riprendere.
Non si tratta di pesantezza strumentale, lo strumento è leggero.
La posizione ( poco intuitiva ) potrebbe contribuire ad affaticare il fisico, siccome vengono coinvolti muscoli poco utilizzati quotidianamente.
-
Principiante bambino ( 15 minuti ogni giorno ).
Se il bambino cercherà di evitare lo studio giornaliero è comprensibile.
Sarà compito del genitore richiamarlo al suo dovere in modo gentile e cortese.
Se il bambino avvertirà piccoli dolori alle braccia è normale, sono i muscoli sollecitati dal movimento delle braccia e del corpo.
-
Principiante adolescente o adulto ( 30 minuti ogni giorno ).
La razionalità vi sarà d'aiuto, cercate di dare sempre il massimo durante le vostre esercitazioni.
Come detto sopra non esagerate, dovrete essere capaci di percepire la stanchezza muscolare e fare piccole pause.
-
Esempio: studiate 5 giorni a settimana in base all'orario prefissato.
Se saltate un giorno potreste recuperarlo nei giorni di pausa.
2.4 Come dovete studiare?
-
È utile studiare tutto a step graduali, dal più facile al più difficile.
- Seguire il programma musicale dell'insegnante per poi arrivare ad eseguire movimenti sempre più complessi.
Rispettare le fasi di studio è importante quanto l'impegno e le giornate investite a migliorare il vostro grado violinistico.
- Non cercate di saltare ed evitare esercizi fondamentali per la vostra crescita violinistica, sarebbe poco produttivo e poco positivo per la conquista di nuove melodie!
- Cercate di studiare gli esercizi lentamente, anche se credete di poterli eseguire subito rapidamente.
- Non evitate i passaggi difficili, anzi, cercate di individuarli e risolverli, tutto diventerà più facile.
- Concentrarsi vuol dire pensare e capire come suonare, comprendendo e risolvendo errori legati alla ritmica, all'intonazione e al fraseggio, migliorando i nostri punti di forza.
Ascoltare quello che si suona
3 Registrate e riascoltate
Dopo aver studiato un brano, registrate un file audio mentre suonate, poi riascoltate: vi accorgerete di molti difetti e imprecisioni sonore, note stonate e passaggi ritmicamente imprecisi.
Mentre vi riascoltate, annotate sullo spartito le imperfezioni, cerchiatele con la matita, in questo modo l'occhio "vi dirà cosa fare" ricordandovi di evitare errori e risolvere il passaggio.
La spiegazione di questo fenomeno è semplice e normale: suonare richiede il coinvolgimento di più abilità contemporaneamente, quindi potreste indirizzare le vostre attenzioni ed energie solamente sulla lettura delle note e i movimenti delle braccia, dimenticando tutto il resto.
Capiterà spesso e volentieri: solo quando otterrete più dimestichezza e fluidità intuitiva nei movimenti, queste imperfezioni andranno a limitarsi.
3.1 Cosa usare per registrarsi?
Per registrarmi normalmente io uso il mio smartphone, pratico, veloce e sempre alla portata di mano. ( ho un iPhone 5s attualmente in data 08-05-2020 )
Ogni smartphone ha un'applicazione dedicata per la registrazione audio, sono affidabili e restituiscono un'ottima sonorità.
Calma per suonare il violino
4 Ritrovate la giusta calma
Per avere risultati di qualità e ritrovare la concentrazione, dovete essere tranquilli e calmi con voi stessi.
Se non siete pacifici, usate lo studio musicale come valvola di sfogo per riequilibrarvi.
Suonare degli strumenti fa bene.
Se avete la sensazione di distrarvi troppo, ritrovate la calma e l'armonia con questi metodi:
• concedetevi pause rigeneranti, per poi incominciare pieni di energie
• studiate in una zona intima e silenziosa, nessuno dovrà disturbarvi
• pensate che state creando suoni e melodie con le vostre forze e siete originali
• studiate dividendo a sezioni un esercizio, non leggetelo tutto di un fiato
• respirate in modo tranquillo durante l'esecuzione, la respirazione può contribuire a riequilibrare le tensioni e lo d'animo, non è facile ma provateci!
• evitate le penne ed usate delle matite per annotare i simboli musicali sullo spartito, potrete cancellarli per ricorreggere l'annotazione, evitando di creare disordine grafico.
• fate sport, l'attività sportiva serve per tenersi in forma ed avere resistenza durante lo studio strumentale, evitando malori alla schiena e contratture a livello del collo.
5.1 Tutto e subito!
Il tutto subito, non esiste nella musica! Scordatevelo!
Avere pazienza sarà la vostra chiave di successo, ve lo garantisco!
Imparare ad attendere un risultato, è il miglior modo per assaporare ogni nostro piccolo sforzo verso il successo.
Capire e suonare un esercizio richiede del impegno e passione.
• pensate che state creando suoni e melodie con le vostre forze e siete originali
• studiate dividendo a sezioni un esercizio, non leggetelo tutto di un fiato
• respirate in modo tranquillo durante l'esecuzione, la respirazione può contribuire a riequilibrare le tensioni e lo d'animo, non è facile ma provateci!
• evitate le penne ed usate delle matite per annotare i simboli musicali sullo spartito, potrete cancellarli per ricorreggere l'annotazione, evitando di creare disordine grafico.
• fate sport, l'attività sportiva serve per tenersi in forma ed avere resistenza durante lo studio strumentale, evitando malori alla schiena e contratture a livello del collo.
Pazienza, per suonare il violino
5.1 Tutto e subito!
Il tutto subito, non esiste nella musica! Scordatevelo!
Avere pazienza sarà la vostra chiave di successo, ve lo garantisco!
Imparare ad attendere un risultato, è il miglior modo per assaporare ogni nostro piccolo sforzo verso il successo.
Capire e suonare un esercizio richiede del impegno e passione.
Il periodo dedicato sarà un bellissimo viaggio sonoro di grande crescita personale!
Ognuno di noi ha la sua capacità e velocità di comprensione e di miglioramento, non dobbiamo gareggiare con gli altri.
Ognuno di noi ha la sua capacità e velocità di comprensione e di miglioramento, non dobbiamo gareggiare con gli altri.
Non fate mai delle sfide a chi arriva primo, nessuno vi dirà "bravo!"
Piuttosto confrontatevi in maniera costruttiva e capite come migliorare le vostre debolezze.
Piuttosto confrontatevi in maniera costruttiva e capite come migliorare le vostre debolezze.
Prendete coscienza dei vostri limiti e capite cosa fare e in che direzione andare.
Con la pazienza riuscirete a risolvere quasi tutto. Basta credere in voi stessi!
Imparare ad pazientare è un arte, sapere aspettare dei risultati è veramente bello e nobile.
Suonare uno strumento è bellissimo, imparare a suonarlo e studiarlo a volte può divenire complesso.
Imparare ad pazientare è un arte, sapere aspettare dei risultati è veramente bello e nobile.
Suonare uno strumento è bellissimo, imparare a suonarlo e studiarlo a volte può divenire complesso.
Attendete, siate felici del risultato, grande o piccolo che sia.
Se secondo voi i risultati strumentali sono scadenti, confrontatevi direttamente con il vostro insegnante, lui saprà darvi ottimi consigli a riguardo!
Ai miei allievi dico sempre di ricordare la sigla S.I.R. violino, il suo significato è molto importante e molto semplice da ricordare: è una sigla inventata da me per ricordare facilmente tre parole efficaci e di grande rilevanza per suonare il violino.
S.I.R. indica Suono, Intonazione e Ritmo: saranno i nostri obbiettivi musicali violinistici per ogni esercizio e melodia.
Se un musicista non dovesse rispettare queste caratteristiche, l'esecuzione sarebbe un completo disastro.
Il suono è importantissimo per ogni violinista, deve risultare sempre gradevole e chiaro, senza fastidiosi suoni transitori fra le corde, quindi produrlo in maniera piacevole è importante per poter iniziare un lavoro di dinamica musicale strumentale: generare il volume piano ( p ) e forte ( f ), creare il crescendo o il diminuendo, saper realizzare le varie arcate.
7.1 Regole basi per produrre un bel suono
Capire se la timbrica del nostro magnifico strumento sia bella o brutta è veramente facile, basta affidarsi al nostro orecchio!
Imparate a suonare ascoltando quello che eseguite con lo strumento è fondamentale per sentire i difetti, i pregi e come migliorare tecnicamente.
Per produrre fin da subito dei bellissimi suoni dovrete ricordarvi queste regole basilari:
• Tendete i crini dell'archetto prima di suonare; quando avete terminato allentateli.
• Mettete la pece: 10 passate sono abbastanza.
• Tirate l'archetto tra la tastiera e il ponticello: in quella zona la corda ha la tensione bilanciata per potervi restituire dei miglior suoni.
• Suonate con l'archetto dritto, parallelo al ponticello: se verrà tirato storto, il crine non avrà aderenza sulla corda, quindi la timbrica perderà di qualità.
• Ricordatevi di alleggerire il peso del braccio sul tallone, la parte più pesante della bacchetta dell'archetto.
• Inizialmente cercate di tirare arcate con suoni omogenei e velocità costante.
• Controllate e rispettate le arcate degli esercizi, vi saranno d'aiuto per completare l'esercizio senza sforzi e dubbi.
7.2 Cosa evitare per produrre un bel suono
Abbiamo appena letto varie regole per poter produrre un bel suono.
Ora focalizziamo la nostra attenzione su vari errori comuni e ricorrenti durante le nostre esecuzioni:
• Braccio destro pesante: non suonate calcando troppo con l’archetto, il peso potrebbe fermare le vibrazione della corda e restituirvi rumori incontrollabili fastidiosi all'orecchio.
• Arcate troppo lente: tirare arcate lente appesantisce l'attrito del crine, deformando i suoni e le vibrazioni.
• Tutto arco: a volte non è necessario tirare tutta la bacchetta, se un passaggio necessità di velocità è meglio ridurre l’arcata, non aumentarla, altrimenti perdereste il controllo dei suoni e del movimenti.
• Crine troppo vicino al ponticello o alla tastiera: se il crine sarà vicino al ponticello il suono sarà troppo vitreo e metallico; se il crine sarà vicino alla tastiera, la corda farà fatica a vibrare, sentirete distorsioni sonore.
• Tallone pesante: nel tallone è racchiuso il meccanismo per tendere i crini, inoltre sopra abbiamo il peso della mano; ogni volta che siamo vicini al tallone, ricordiamoci di alleggerire l'arco sollevando un po’ il braccio, in questo modo avremo ottimi risultati acustici.
• Archetto storto: crini con andamento storto e irregolare non riescono ad avere l’adeguato attrito per poter generare un suono corretto! Per produrre un suono limpido il crine deve sfregare in modo lineare e diritto, la bacchetta di legno deve avere la direzione parallela al ponticello.
• Suoni fastidiosi tra le C. Vuote: generalmente sono due le cause, o l‘arco o le dita della mano sinistra.
Arco: prima di tirare l’archetto bisogna ricordarsi di appoggiare fisicamente i crini sulla corda esatta da suonare, altrimenti c’è il rischio di suonare note transitorie inutili e fastidiose all’orecchio.
Dita: erroneamente le dita vengono abbassate sulle corde in concomitanza del cambio della direzione dell’arco, provocando strani rumori. Ricordiamo che le dita devono posizionarsi sulle corde, prima di strofinare i crini con l’archetto.
• Poca pressione delle dita sulle corde: un altro problema frequente è dato dalla vibrazione involontaria della corda, causata dalla debolezza di pigiatura delle dita sulla corda.
Per cambiare nota, le dita hanno la funzione di bloccare la vibrazione della corda sulla tastiera, creando una nuova nota musicale.
Prima è giusto ricordare che le note musicali sono 7.
DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI
Ogni nota musicale si distingue dall’altra grazie alla sua diversa altezza: immaginiamo metaforicamente le 7 note su scalini e piani diversi, quindi semplificando hanno 7 altezze diverse.
Per capire la differenza fra queste 7 altezze, le note devono essere perfettamente intonate.
Ma che cos’è l’intonazione?
L’intonazione è una caratteristica del suono, quando produciamo delle note col nostro strumento può essere giusta, crescente o calante.
Per definire se l’intonazione delle note sia giusta, crescente o calante dobbiamo confrontarla e paragonarla con un altra nota.
Es: il brano inizia con la nota “SI”, 1°dito in prima posizione sul “La”, come faccio ad assicurarmi che il dito generi una nota intonata? Suonandolo e confrontandolo con un'altra nota: in questo modo avremo l’esatta valutazione ascoltando le due note assieme, possibilmente suonandole contemporaneamente come un bicordo. Sarebbe impossibile senza una nota di paragone!
Dobbiamo sapere che l’altezza di ogni nota si traduce numericamente con una frequenza. Per esempio la nota “La” ( 2° corda del vl ) ha la frequenza di 440Hz, mentre la nota “Mi” ( 1° corda del vl ) è di 659,3Hz.
In musica abbiamo delle frequenze standard, ogni nota musicale ha la sua personale frequenza.
Quindi l’intonazione di una nota è:
Giusta ( intonata ) quando la frequenza è uguale rispetto al suo valore in Hz
Crescente ( stonata ) quando la frequenza è più alta rispetto al suo valore in Hz
Calante ( stonata )quando la frequenza è calante rispetto al suo valore in Hz.
8.1 Come essere intonati per suonare il violino
Un’ottima abitudine è accordare lo strumento prima di utilizzarlo: accorda perfettamente le 4 corde vuote con un accordatore.
Per generare le 7 note della scala musicale devi acquisire esperienza e utilizzare le 4 dita della mano sinistra sulla tastiera dello strumento.
Si inizia in modo graduale, dal 1° dito ( indice ) fino ad arrivare al 4° dito ( mignolo ): ogni dito va appoggiato in una zona precisa della tastiera, perché l’intonazione è racchiusa in pochi millimetri di corda, è un lavoro di precisione!
Per raggiungere l'intonazione bisogna “sviluppare l’orecchio”, ossia le capacità uditive per capire se una nota è intonata o stonata: bisogna fare pratica strumentale, cantare e ascoltare musica, tutte attività divertenti, non preoccuparti.
Durante le lezioni il maestro ti indicherà gli studi necessari per poter utilizzare le dita sullo strumento; si inizia a far pratica con un dito alla volta, per capire dove collocarlo sulla tastiera e come appoggiarlo.
Se sei un principiante e sei alle prime armi, non preoccuparti, solitamente il maestro applicherà delle piccole strisce adesive sulla tastiera nera dello strumento per farti capire visivamente dove appoggiare il dito e conquistare l'intonazione.
Con la pratica il nostro orecchio riconoscerà le note intonate da quelle stonate e, la nostra mano acquisirà la conformazione fisica esatta per poter abbassare le dita sulla tastiera in modo consapevole.
Il Ritmo
Il ritmo è di vitale importanza, è il cuore pulsante della musica: se eseguito perfettamente farà capire alle persone lo stile della musica. Senza il ritmo esatto non sapremo mai capire ed intuire di che brano si tratta: immaginate di ascoltare la vostra canzone preferita con ritmi sballati, sarebbe irriconoscibile e inascoltabile.
9.1 Tempo e ritmo, sono la stessa cosa?
No, non sono la stessa cosa, chiariamo i due concetti.
Ogni motivo musicale è racchiuso in uno spazio temporale chiamato tempo ed è suddiviso a sua volta in pulsazioni regolari. Il tempo determina la velocità di esecuzione dei brani musicali ed è indicato all’inizio del brano da una dicitura scritta: la velocità varia da tempi lenti fino a velocissimi, infatti sul metronomo ( oggetto per scandire il tempo, usato in durante lo studio ) sono specificate varie scritte e numeri, da “Larghissimo” (40 pulsazioni al minuto ) fino ad arrivare a “Prestissimo” ( 208 pulsazioni al minuto ).
Curiosità: 60 pulsazioni al minuto equivalgono alla velocità di 60 secondi in un minuto, la dicitura è “Adagio” .
Il tempo è anche la "frazione" annotata all’inizio di ogni brano ed indica la metrica del brano in una misura, 4/4, oppure ¾ ecc…
Il ritmo è una successione di accenti forti e deboli, ed è caratterizzato dalla diversa durata delle note e pause, di conseguenza abbiamo molte combinazioni ritmiche a disposizione, rendendo una composizione varia ed interessante.
I primi ritmi furono realizzati dagli uomini primitivi, con l’ausilio di strumenti a percussione, come i tamburi.
Come avrete capito il ritmo e il tempo non sono la medesima cosa, a volte confondiamo i termini per indicare solo una cellula ritmica, formata dal ritmo e dalle note di diversa durata. Dentro il tempo e la sua pulsazione, esiste la musica formata da ritmi, pause e note di diversa durata.
9.2 Perché devo studiare bene il ritmo?
Il ritmo è importantissimo nella musica, dobbiamo avere la capacità di distinguere ogni valore delle note e delle pause, per poter eseguire un brano senza problemi ritmici. A tal proposito ci viene in aiuto il metronomo.
9.3 Come studiare il ritmo con il violino.
Dico spesso ai miei allievi di esercitarsi a metronomo, il nostro "coach musicale", il nostro “maestrino”, perché ha tre funzioni molto importanti per ottenere risultati concreti durante la fase di studio.
Seguite le mie guide e i miei tutorial, condividete queste informazioni utili, scrivetemi sotto nei commenti, sarò felice di rispondervi.
Alessandro A.
Se secondo voi i risultati strumentali sono scadenti, confrontatevi direttamente con il vostro insegnante, lui saprà darvi ottimi consigli a riguardo!
S.I.R. Violino
Ai miei allievi dico sempre di ricordare la sigla S.I.R. violino, il suo significato è molto importante e molto semplice da ricordare: è una sigla inventata da me per ricordare facilmente tre parole efficaci e di grande rilevanza per suonare il violino.
S.I.R. indica Suono, Intonazione e Ritmo: saranno i nostri obbiettivi musicali violinistici per ogni esercizio e melodia.
Se un musicista non dovesse rispettare queste caratteristiche, l'esecuzione sarebbe un completo disastro.
Il suono del violino
Il suono è importantissimo per ogni violinista, deve risultare sempre gradevole e chiaro, senza fastidiosi suoni transitori fra le corde, quindi produrlo in maniera piacevole è importante per poter iniziare un lavoro di dinamica musicale strumentale: generare il volume piano ( p ) e forte ( f ), creare il crescendo o il diminuendo, saper realizzare le varie arcate.
7.1 Regole basi per produrre un bel suono
Capire se la timbrica del nostro magnifico strumento sia bella o brutta è veramente facile, basta affidarsi al nostro orecchio!
Imparate a suonare ascoltando quello che eseguite con lo strumento è fondamentale per sentire i difetti, i pregi e come migliorare tecnicamente.
Per produrre fin da subito dei bellissimi suoni dovrete ricordarvi queste regole basilari:
• Tendete i crini dell'archetto prima di suonare; quando avete terminato allentateli.
• Mettete la pece: 10 passate sono abbastanza.
• Tirate l'archetto tra la tastiera e il ponticello: in quella zona la corda ha la tensione bilanciata per potervi restituire dei miglior suoni.
• Suonate con l'archetto dritto, parallelo al ponticello: se verrà tirato storto, il crine non avrà aderenza sulla corda, quindi la timbrica perderà di qualità.
• Ricordatevi di alleggerire il peso del braccio sul tallone, la parte più pesante della bacchetta dell'archetto.
• Inizialmente cercate di tirare arcate con suoni omogenei e velocità costante.
• Controllate e rispettate le arcate degli esercizi, vi saranno d'aiuto per completare l'esercizio senza sforzi e dubbi.
7.2 Cosa evitare per produrre un bel suono
Abbiamo appena letto varie regole per poter produrre un bel suono.
Ora focalizziamo la nostra attenzione su vari errori comuni e ricorrenti durante le nostre esecuzioni:
• Braccio destro pesante: non suonate calcando troppo con l’archetto, il peso potrebbe fermare le vibrazione della corda e restituirvi rumori incontrollabili fastidiosi all'orecchio.
• Arcate troppo lente: tirare arcate lente appesantisce l'attrito del crine, deformando i suoni e le vibrazioni.
• Tutto arco: a volte non è necessario tirare tutta la bacchetta, se un passaggio necessità di velocità è meglio ridurre l’arcata, non aumentarla, altrimenti perdereste il controllo dei suoni e del movimenti.
• Crine troppo vicino al ponticello o alla tastiera: se il crine sarà vicino al ponticello il suono sarà troppo vitreo e metallico; se il crine sarà vicino alla tastiera, la corda farà fatica a vibrare, sentirete distorsioni sonore.
• Tallone pesante: nel tallone è racchiuso il meccanismo per tendere i crini, inoltre sopra abbiamo il peso della mano; ogni volta che siamo vicini al tallone, ricordiamoci di alleggerire l'arco sollevando un po’ il braccio, in questo modo avremo ottimi risultati acustici.
• Archetto storto: crini con andamento storto e irregolare non riescono ad avere l’adeguato attrito per poter generare un suono corretto! Per produrre un suono limpido il crine deve sfregare in modo lineare e diritto, la bacchetta di legno deve avere la direzione parallela al ponticello.
• Suoni fastidiosi tra le C. Vuote: generalmente sono due le cause, o l‘arco o le dita della mano sinistra.
Arco: prima di tirare l’archetto bisogna ricordarsi di appoggiare fisicamente i crini sulla corda esatta da suonare, altrimenti c’è il rischio di suonare note transitorie inutili e fastidiose all’orecchio.
Dita: erroneamente le dita vengono abbassate sulle corde in concomitanza del cambio della direzione dell’arco, provocando strani rumori. Ricordiamo che le dita devono posizionarsi sulle corde, prima di strofinare i crini con l’archetto.
• Poca pressione delle dita sulle corde: un altro problema frequente è dato dalla vibrazione involontaria della corda, causata dalla debolezza di pigiatura delle dita sulla corda.
Per cambiare nota, le dita hanno la funzione di bloccare la vibrazione della corda sulla tastiera, creando una nuova nota musicale.
L’intonazione
Prima è giusto ricordare che le note musicali sono 7.
DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI
Ogni nota musicale si distingue dall’altra grazie alla sua diversa altezza: immaginiamo metaforicamente le 7 note su scalini e piani diversi, quindi semplificando hanno 7 altezze diverse.
Per capire la differenza fra queste 7 altezze, le note devono essere perfettamente intonate.
Ma che cos’è l’intonazione?
L’intonazione è una caratteristica del suono, quando produciamo delle note col nostro strumento può essere giusta, crescente o calante.
Per definire se l’intonazione delle note sia giusta, crescente o calante dobbiamo confrontarla e paragonarla con un altra nota.
Es: il brano inizia con la nota “SI”, 1°dito in prima posizione sul “La”, come faccio ad assicurarmi che il dito generi una nota intonata? Suonandolo e confrontandolo con un'altra nota: in questo modo avremo l’esatta valutazione ascoltando le due note assieme, possibilmente suonandole contemporaneamente come un bicordo. Sarebbe impossibile senza una nota di paragone!
Dobbiamo sapere che l’altezza di ogni nota si traduce numericamente con una frequenza. Per esempio la nota “La” ( 2° corda del vl ) ha la frequenza di 440Hz, mentre la nota “Mi” ( 1° corda del vl ) è di 659,3Hz.
In musica abbiamo delle frequenze standard, ogni nota musicale ha la sua personale frequenza.
Quindi l’intonazione di una nota è:
Giusta ( intonata ) quando la frequenza è uguale rispetto al suo valore in Hz
Crescente ( stonata ) quando la frequenza è più alta rispetto al suo valore in Hz
Calante ( stonata )quando la frequenza è calante rispetto al suo valore in Hz.
8.1 Come essere intonati per suonare il violino
Un’ottima abitudine è accordare lo strumento prima di utilizzarlo: accorda perfettamente le 4 corde vuote con un accordatore.
Per generare le 7 note della scala musicale devi acquisire esperienza e utilizzare le 4 dita della mano sinistra sulla tastiera dello strumento.
Si inizia in modo graduale, dal 1° dito ( indice ) fino ad arrivare al 4° dito ( mignolo ): ogni dito va appoggiato in una zona precisa della tastiera, perché l’intonazione è racchiusa in pochi millimetri di corda, è un lavoro di precisione!
Per raggiungere l'intonazione bisogna “sviluppare l’orecchio”, ossia le capacità uditive per capire se una nota è intonata o stonata: bisogna fare pratica strumentale, cantare e ascoltare musica, tutte attività divertenti, non preoccuparti.
Durante le lezioni il maestro ti indicherà gli studi necessari per poter utilizzare le dita sullo strumento; si inizia a far pratica con un dito alla volta, per capire dove collocarlo sulla tastiera e come appoggiarlo.
Se sei un principiante e sei alle prime armi, non preoccuparti, solitamente il maestro applicherà delle piccole strisce adesive sulla tastiera nera dello strumento per farti capire visivamente dove appoggiare il dito e conquistare l'intonazione.
Con la pratica il nostro orecchio riconoscerà le note intonate da quelle stonate e, la nostra mano acquisirà la conformazione fisica esatta per poter abbassare le dita sulla tastiera in modo consapevole.
Il Ritmo
Il ritmo è di vitale importanza, è il cuore pulsante della musica: se eseguito perfettamente farà capire alle persone lo stile della musica. Senza il ritmo esatto non sapremo mai capire ed intuire di che brano si tratta: immaginate di ascoltare la vostra canzone preferita con ritmi sballati, sarebbe irriconoscibile e inascoltabile.
9.1 Tempo e ritmo, sono la stessa cosa?
No, non sono la stessa cosa, chiariamo i due concetti.
Ogni motivo musicale è racchiuso in uno spazio temporale chiamato tempo ed è suddiviso a sua volta in pulsazioni regolari. Il tempo determina la velocità di esecuzione dei brani musicali ed è indicato all’inizio del brano da una dicitura scritta: la velocità varia da tempi lenti fino a velocissimi, infatti sul metronomo ( oggetto per scandire il tempo, usato in durante lo studio ) sono specificate varie scritte e numeri, da “Larghissimo” (40 pulsazioni al minuto ) fino ad arrivare a “Prestissimo” ( 208 pulsazioni al minuto ).
Curiosità: 60 pulsazioni al minuto equivalgono alla velocità di 60 secondi in un minuto, la dicitura è “Adagio” .
Il tempo è anche la "frazione" annotata all’inizio di ogni brano ed indica la metrica del brano in una misura, 4/4, oppure ¾ ecc…
Il ritmo è una successione di accenti forti e deboli, ed è caratterizzato dalla diversa durata delle note e pause, di conseguenza abbiamo molte combinazioni ritmiche a disposizione, rendendo una composizione varia ed interessante.
I primi ritmi furono realizzati dagli uomini primitivi, con l’ausilio di strumenti a percussione, come i tamburi.
Come avrete capito il ritmo e il tempo non sono la medesima cosa, a volte confondiamo i termini per indicare solo una cellula ritmica, formata dal ritmo e dalle note di diversa durata. Dentro il tempo e la sua pulsazione, esiste la musica formata da ritmi, pause e note di diversa durata.
9.2 Perché devo studiare bene il ritmo?
Il ritmo è importantissimo nella musica, dobbiamo avere la capacità di distinguere ogni valore delle note e delle pause, per poter eseguire un brano senza problemi ritmici. A tal proposito ci viene in aiuto il metronomo.
9.3 Come studiare il ritmo con il violino.
Dico spesso ai miei allievi di esercitarsi a metronomo, il nostro "coach musicale", il nostro “maestrino”, perché ha tre funzioni molto importanti per ottenere risultati concreti durante la fase di studio.
- Ci da una mano a tenere il tempo durante l’esecuzione dei vari ritmi, spesso tendiamo a “correre”, aumentando non di poco la velocità, producendo imprecisioni mentre interpretiamo lo spartito ( il brano scritto sul pentagramma ).
- Ci può servire per saper eseguire l'esercizio con le giuste proporzioni di arco, tirando l'esatta quantità d'arco, senza sprecare energie in movimenti troppo ampi e poco controllati: sapersi controllare equivale a libertà di espressione nella musica e rilassamento durante l’esecuzione violinistica, è inutile tirare tutto l’arco in ritmi veloci, perderemmo il controllo del suono e del fraseggio.
- Sincronizza al meglio l’articolazione delle dita della mano sinistra, per aver il maggior controllo sull’intonazione e sulla resa ritmica del pezzo musicale.
Seguite le mie guide e i miei tutorial, condividete queste informazioni utili, scrivetemi sotto nei commenti, sarò felice di rispondervi.
Alessandro A.
Consigli sempre utili, grazie. Soprattutto dare il tempo ad imparare...Buon lavoro. Attendo prox video.
RispondiEliminaCiao Paola non avevo visto il Commento! Sei super!
EliminaSono consigli pratici, sono tutti consigli che utilizzo durante lo studio.
Come stanno andando le lezioni?
Continuo ora iniziato seconda parte del Curci...impegnativo ma con calma si procede a volte Si rimane un po' di più su alcuni esercizi. Grazie buon lavoro
RispondiEliminaCiao Paola, studia con calma e non avere fretta.
EliminaLa parte II del Curci è fondamentale per tutto il lavoro futuro.
A che punto sei arrivata?