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Il violino di Paganini, vi svelo i segreti

Il violino di Paganini, uno dei più grandi violini al Mondo, suonato dal più grande e misterioso violinista della storia dell’umanità.


Il violino di Paganini: i violini furono sempre visti come gli strumenti del diavolo

Il violino di Paganini

Niccolò P. ( Genova 27 Ottobre 1782 – Nizza 27 Maggio 1840) è da sempre stato uno dei violinisti più acclamati e decantati della storia della musica, per la sua bravura e abilità tecnica strumentale, per le sue incredibili composizioni e per i suoi misteri legati al suo lavoro.

Oltre ai violini suonò con immensa audacia e perfezionismo altri strumenti, in modo particolare la chitarra.

Inoltre ebbe la fortuna di possedere uno dei più stupefacenti e sorprendenti violini dell’epoca.

Il violino di Paganini fu il suo valoroso compagno da concerto e Vita fino alla fine dei suoi giorni.



Sommario


Il violino di Paganini, retroscena senza misteri

1 Guarneri del Gesù Carrodus, molta confusione

1.1 Il violino di Paganini, il nome di un capolavoro

1.2 Cannone, il violino di Paganini caratteristiche e foto

1.3 Esiste ancora il violino di Paganini? Chi lo cura, da chi viene suonato?

1.4 Cos'è la differenza tra uno strumento Stradivari ed un Guarneri del Gesù?

1.5 Gli allievi di Niccolò P.


Misteri e oscurità sul sublime Maestro Genovese

2 Leggende Paganiniane

2.1 Paganini non ripete


La malattia

3 Tubercolosi e Aracnodattilia


Niccolò P. è stato il miglior violinista della storia?

4 Come suonava Niccolò? Non lo sapremo mai

4.1 Violinisti odierni famosi, come suonano le sue composizioni

4.2 I famosi 24 Capricci


Il violino di Paganini dal vivo, suono


5 Video interessanti del Cannone, il violino di Paganini

5.1 Cosa ascoltare di Niccolò P.


Tutte le Composizioni di Niccolò P.

6 Come scaricare tutte gli spartiti legalmente


Il violino di Paganini, retroscena senza misteri, vi svelo i segreti

 1 Guarneri del Gesù Carrodus, molta confusione

Il piccolo Niccolò quattordicenne, malato di polmonite ( ai tempi molto grave come malattia ) venne curato e sistemato nella casa paterna in Provincia di Parma.

Indebolito dalle medicine e segregato in casa, ebbe molto tempo per studiare il suo amato e fedele strumento, dalle dieci ( 10 ) alle dodici ( 12 ) ore al giorno. La sua smisurata passione per la musica e il suo importante estro tecnico strumentale, lo fecero esibire all’età di 12 anni in varie Chiese Genovesi e nel Teatro di Sant’Agostino, maturando fin da subito notorietà e celebre acclamazione dal pubblico dell'epoca.


Il grande Maestro Genovese in un ritratto giovanile

Ritratto Niccolò P.



C'è molta confusione riguardo ai violini Paganiniani, spesso si raccontano varie storie, false e riportate malamente.

  • "A Parma, nel periodo di malattia, ricevette un eccellente strumento musicale in regalo da un suo ammiratore: il nome dello strumento fu identificato con “ Guarneri del Gesù Carrodus “.
    Purtroppo il grandioso Artista lo perse al gioco."

    Questa ipotesi sarebbe da scartare, siccome molto confusa, il Guarneri del Gesù Carrodus fu lo strumento di violinista inglese John Carrodus.

  • Leggendo il libro di Pietro Barri, si legge che l'illustre prodigio Genovese probabilmente non fu in possesso di un Guarnerio a Parma.

    A Parma, il giovane talento ottenne un violino leggendo a prima vista un concerto molto difficile.
    " Si era guadagnato il primo strumento, uno splendido Guarnerio, scommettendo con il pittore Pasini, suo proprietario.
    Ma non fu ancora un Guanerio.

1.1 Il violino di Paganini, il nome di un capolavoro


Grazie ad un’altra donazione da parte di un nobile ammiratore francese a Livorno nel 1802, ebbe tra le mani un altro Guarneri del Gesù in data 1743, rinominato da lui stesso "il mio Cannone" ( strumento gemello copiato dal Carrodus 1743 ) , e lasciato in testamento alla sua città natale.

Approfondiamo questo aspetto e questa vicenda forse veritiera.

Sempre tratto da una pagina dal libro di Pietro Berri, si evince che il giovane genio genovese si guadagnò un altro strumento sempre dopo un'esibizione in un Teatro Livornese.

Probabilmente N.P. perse giocando d'azzardo un suo strumento, un Andrea Amati.
Si trovava a Livorno per inaugurare un nuovo teatro costruito da due commercianti noti all'epoca: Livron e Hamelin.
Senza strumento, dovette ricavarsene un altro e, fortunatamente Livron gliene prestò uno.
Dopo l'esecuzione perfetta di un Concerto di Viotti, il commerciante Livron regalò al prodigioso genovese lo strumento.
Queso strumento fu il "Guarnerius del Gesù", quello che chiamò il Cannone.

La frase nel testamento datata 1837: ""Lego il mio violino alla Città di Genova onde sia perpetuamente conservato."

Lo suonò per la prima volta nel 1802, a 20 anni, lo strumento ne aveva 59.

Il violino di Paganini si chiama il Cannone, nome adatto ad uno strumento musicale di tale portata e perfezione sonora.

Il Cannone fu il suo strumento con cui compose, suonò e trascorse la Vita Artistica, fu il prolungamento Artistico, fu la voce della sua Anima, la sua impronta musicale.
È raro leggere di grandi compositori, trascorrere tutta la vita con uno strumento di tale portata e splendore. È un binomio Perfetto.

Nel 1833 il violino di Paganini fu restaurato da Jean Baptiste Vuillaume, un liutaio di Parigi: l'artigiano ne fece una copia, regalandola a Niccolò e, a sua volta lasciandola al suo allievo Camillo Sivori.



 1.2 Cannone, il violino di Paganini caratteristiche e foto

  • Legno adoperato per il Cannone, il violino di Paganini.
Per costruire il violino di Paganini fu utilizzato un legno ancora piantato nel terreno datato 1735 e fu terminato nel 1743.
Guarneri utilizzava legno poco stagionato, al contrario di molti liutai moderni, in cerca di legno stagionato e maturo.
I tipi di legno erano i soliti canonici, utilizzati per la costruzione di quasi tutti i violini:
  1. Abete rosso per la Tavola.
  2. Acero per Fondo, Manico e Fasce.
  • Quali parti sono state sostituite?
  1. La vernice strumentale è quella autentica, spesso gli strumenti antichi non possiedono la vernice originale, bensì strati di altre vernici, aggiunte dagli stessi liutai nel corso degli anni

  2. Le esigenze musicali violinistiche moderne, hanno contribuito alla modifica e orientamento del manico, inclinato e condotto in maniera diversa.

  3. La fascia è stata rinnovata, le varie componentistiche di consumo come i bischeri, la tastiera, l'anima e il ponticello vengono sostituite.

  4. Le corde montate sono di budello liscio come le avrebbe utilizzate all'epoca Niccolò.

  5. Nella parte finale della tavola superiore, a sinistra della cordiera, c'è ancora la traccia di usura creata dal mento di Niccolò: in passato la mentoniera e la spalliera non venivano utilizzate.
    Tuttavia il Guaneri del Gesù, il Cannone, è considerato intatto.
  • Forma e spessori del Cannone

    • Le FF
      Il Guarneri del Gesù era uno strumento particolare, ereditava dai grandi liutai di Brescia la particolare forma delle FF allungata e appuntita. È l'unico che può essere paragonato acusticamente ad uno Stradivari.

    • Spessori
      Gli spessori dei violini di Giuseppe Guarneri del Gesù erano molto robusti ed erano molto bombati, quelli di Stradivari erano più sottili.
      Il Guarneri misurava nel suo punto più spesso nel fondo 6 mm, mentre stradivari solo 4 o 4,5mm.
      Grazie ai consistenti spessori costruttivi di Giuseppe Guarneri, il Cannone ha una lunga vita.

    • Il ponticello
      Il Ponticello era di piccole dimensioni, piedi piccoli e stretti.
      Questa caratteristica agevolava lo spostamento del ponticello avanti e indietro per calibrare facilmente la lunghezza delle corde.
      Niccolò spostava il ponticello a secondo delle sue esigenze musicali: sono stati ritrovati dei piccoli graffi, forse causati dalle unghie delle dita.
  • Il violino di Paganini, foto

    Le immagini de il violino di Paganini sono state gentilmente condivise dal gentilissimo Maestro Liutaio Alberto Giordano.


    Fotografia del Cannone, Il violino di Paganini frontale
    Il violino di Paganini frontale




    Fotografia del Cannone, Il violino di Paganini retro
    Il violino di Paganini retro

    Immagine del Cannone, il violino di Paganini Riccio
    il violino di Paganini Riccio¹

    Immagini del Cannon, il violino di Paganini Riccio²
    il violino di Paganini Riccio²

    Fotografia Cannone, il violino di Paganini Riccio³
    il violino di Paganini Riccio³





  • Suono Cannone, il violino di Paganini
Il potente suono energico, vigoroso e scuro furono le caratteristiche principali del suo nuovo strumento, valorizzate dalle strabilianti e incredibili abilità tecniche strumentali di Niccolò, rare e inconsuete in quell’epoca.

Pochi violini dell'epoca erano vigorosi e floridi di pura energia come il Guarneri Paganiniano, c'erano gli Amati, ma non potevano soddisfare il grande violinista.
La gamma di colori sonori è inconfondibile, non c'è uno strumento al mondo che può eguagliare la sua quantità di sfumature.

Il Cannone, Guarneri del Gesù, il violino di Paganini
Il Cannone, Guarneri

Il Cannone, Guarneri del Gesù, fu forse l'ultimo dei violini di pregiatissimo spessore artistico e interesse costruito e realizzato a Cremona, un monumentale Tesoro da custodire e conservare.
Prima dell'avvento Paganiniano non fu mai considerato una grandiosa opera d'arte, veniva considerato una copia di Stradivari.
Niccolò P. diede la giusta luce e attenzione a questo capolavoro strumentale, tanto è vero che Guarneri del Gesù rincarò prezzi e vendite di liuteria.

 1.3 Esiste ancora il violino di Paganini? Chi lo cura, da chi viene suonato?

  • Dove viene conservato il violino di Paganini?
Il Cannone viene conservato in modo molto meticoloso a Palazzo Tursi a Genova, oltre a vari oggetti sempre inerenti al compositore Italiano Genovese.
Viene conservato precisamente nella Sala Paganiniana, sotto la costante direzione dei Musei di Strada Nuova.

  • Chi suona il violino di Paganini?
Essendo uno strumento inestimabile, viene fatto suonare in manifestazioni di grandissimo spicco, da grandi violinisti e soprattutto dal vincitore dell'importante Concorso Premio P. organizzato e svolto a Genova.

Viene suonato regolarmente e costantemente dal Maestro Mario Trabucco, mensilmente per due ore,  grazie a questa pratica lo strumento non muore acusticamente e non si consuma, rendendolo prefetto nel tempo.

  • Chi lo cura?

Dal 1994 viene curato da un sapiente liutaio, assistente curatore Alberto Giordano.
Inoltre dal 2000 si accostò un altro liutaio di spessore, Bruce Carlson.
Il compito di Alberto Giordano e di Bruce Carlson, è sempre stato arduo e meticoloso: ogni piccola azione da apportare allo strumento deve essere intrapresa con grande concentrazione ed attenzione.
Il compito e obiettivo dei curatori è quello di assicurare e garantire ai futuri violinisti, l'integrità dello strumento, cercando di rallentare il suo normale deterioramento.

  • In che modo e maniera viene conservato?

  1. cambiare componenti di consumo come le corde
  2. mettere e montare la mentoniera
  3. difficoltà nel prendere provvedimenti celeri nell'affrontare una problematica legata alla sudorazione di alcuni violinisti, durante l'uso dello strumento stesso.
  4. preoccupazioni legate al trasporto, come proteggerlo da eventuali rischi logistici
  5. la pulizia dello strumento deve essere intrapresa solo utilizzando un soffice e morbido panno, non utilizza polish.

  • Stato di Conservazione Cannone, il violino di Paganini.
Come abbiamo scritto precedentemente, il traguardo del Liutaio curatore Alberto Giordano, assieme al violinista Mario Trabucco, è quello di mantenere intatta la qualità sonora e strutturale del Cannone.

Uno dei più grandi interrogativi è quello di capire se lo strumento sia effettivamente in buona salute, se tutti gli accorgimenti e cure diano, danno e daranno lunga Vita al nostro capolavoro di Liuteria Italiana.
A tal proposito il Cannone di Niccolò è esaminato costantemente attraverso a dati scientifici molto precisi: per capire il suo comportamento e reazione, dentro e fuori la teca, il Comune di Genova ha affidato ulteriormente la salute dello strumento a Gabriele Rossi Rognoni ( Museo strumento musicali di Firenze ) e a Marco Fioravanti (docente dell’Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali e Forestali ).


 1.4 Cos'è la differenza tra uno Stradivari ed un Guarneri del Gesù?

Entrambe i violini sono considerati il massimo artigianato della scuola Cremonese di liuteria, tuttavia hanno delle particolari diversità.
  • I violini Stradivari hanno spessori costruttivi sottili, timbro limpido e molto ricco.
  • I violini di Guarneri del Gesù hanno spessori costruttivi spessi , sono tenebrosi, potenti e brutali.

Yehudi Menuhin, uno dei più grandi violinisti della Storia disse: " Potrei descrivere la mia vita come un dibattito dialettico tra Stradivari e Guarneri ‘del Gesù "

 1.5 Gli allievi di Niccolò P.

Non esercitò una vera propria carriera e vita da insegnante, ma lasciò i suoi segreti e insegnamenti musicali ai fortunati Caterina Calcagno, Camillo Sivori e ad un violoncellista Gaetano Ciandelli.

Camillo Sivori, allievo prediletto di Niccolò Paganini
Camillo Sivori

Camillo Sivori ( Genova 1815-1894 ) fu l'allievo prediletto del grande violinista Genovese.
Gli furono dedicate le Sonatine per violino e Chitarra Paganiniane.
Camillo Sivori fu un grande violinista ottocentesco,  per molti era artisticamente solo un sosia Paganiniano.
Molti critici lo chiamarono il "Paganinetto".
Come il maestro, era tecnicamente eccellente.
Ricordo che Sivori ebbe la copia del "Cannone", ribattezzata "Sivori", mantenuta ed esposta nel museo Genovese.


Misteri e oscurità sul sublime Maestro Genovese


2 Leggende Paganiniane


Niccolò divenne famoso per le sue doti violinistiche, tuttavia la sua aurea misteriosa e oscura lo accompagnò fino ai suoi ultimi giorni terreni.

La leggenda narra che il grandissimo violinista strinse un patto con il diavolo per poter suonare in modo virtuoso, unico e irripetibile.


Definito diabolico e miscredente, la sua salma non venne inizialmente sepolta nel cimitero di Nizza ( dove morì ), bensì nel cimitero di Parma.

Infatti, durante i suoi concerti, amava esibire ogni aspetto tecnico violinistico, portando all’eccesso ogni virtuosismo musicale, enfatizzato dalle sue gloriose e particolari composizioni.

Misteri e leggende Paganiniane, avvolsero il maestro per anni
Misteri e leggende Paganiniane


La fisicità e l’energia sullo strumento portarono spesso la rottura delle corde, tranne della corda Sol: Niccolò terminava i suoi concerti su un’unica corda, valore aggiunto per spettacolarizzare ogni concerto.

Oltre a ciò, il suo aspetto fisico, deperito sempre di più dalle sue malattie, fece credere che anche lo strumento fosse un frutto forgiato dal diavolo, quindi uno strumento maledetto di Lucifero.

Un'altra notizia curiosa riguarda la raccolta dei 24 Capricci: secondo Karol Lipinsky i Capricci furono composti per degli amici, non per uso personale didattico, inoltre dopo la richiesta di Giovanni Ricordi di pubblicarli , Niccolò li avrebbe ricostruiti a memoria.


2.1 Paganini non ripete


Durante i Bis amava improvvisare nuove melodie o creare variazioni su un tema in seduta stante, odiava ripetere lo stesso brano. Da qui il famoso detto come da titolo paragrafo, P. non ripete.

Oggi l'espressione viene utilizzata in modo umoristico in varie situazioni di vita quotidiana, sopratutto quando non si vuole ripetere il gesto o l'azione appena svolta.



La malattia

 3 Tubercolosi e Aracnodattilia



L'enorme successo era sempre accompagnato da un’ombra molto triste, le sue malattie.

La polmonite, in realtà tubercolosi, lo debilitava spesso, portando alla rinuncia di alcuni concerti.

Per i colpi di tosse violenti, divenne afono e suo figlio Achille lo aiutò nei lavori di comunicazione e logistica.

Inoltre dicono che fosse affetto da una particolare malattia chiamata sindrome marfanoide ( sindrome di Marfan ), facendo insorgere l’aracnodattilia, con il risultato di un esagerato allungamento delle dita.
Sfruttò in suo favore questa disfunzione fisica, mettendola al servizio della musica.

Avendo le dita lunghe, riusciva ad ottenere risultati mai raggiunti prima da un violinista di quel tempo storico: compose capricci, sonate e concerti, tutte di stampo virtuosistico.

Oltre ad avere una formazione violinistica, studiò la chitarra e la viola.


Niccolò P. è stato il miglior violinista della storia?


 4 Come suonava Niccolò? Non lo sapremo mai



Niccolò è stato il miglior violinista della storia?

Teoricamente si’, tecnicamente non si sa, siccome non ci sono registrazioni audio, però possiamo attingere alle critiche dirette scritte di alcuni maestri storici e di critici, non sempre benevoli.

  • Alcuni testimoni oculari dissero che avesse una tecnica inarrivabile e singolare per un strumentista dell'epoca, la sua tecnica esteriore compensava la sua potenza suggestiva.

La sua posizione tecnica strumentale non era da ritenersi un apprezzabile modello scolastico, al concertista piaceva mescolare l'arte delle sue composizioni con la spettacolarità visiva dell'esecuzione, enfatizzando movimenti e pose troppo innaturali e contro corrente per una corretta impostazione violinistica, tuttavia i suoi concerti erano sempre pieni di persone e il costo dei biglietti si quadruplicava.

  • Altri testimoni oculari descrissero in modo singolare la sua presenza scenica.
    Par che regga con pena il peso degli abiti e quando fa la riverenza si muove in modo cosi' singolare che si ha paura di veder sfasciarsi il corpo intero in un mucchio di ossa.
    Le pupille vivacissime di brio e di genio si agitano nell'orbita degli occhi e il primo colpo d'arco è come una scintilla elettrica che gli dà nuova vita

  • Un critico musicale, nel 1828 scrisse sul suo giornale di Praga.
    Sono stato una volta ai concerti del Maestro Genovese, ma non mi ci vedranno mai più.
    Ha una grande agilità della mano sinistra ( che si può acquistare con l'esercizio ) ma senza talento, nè genio, nè spirito, nè intelligenza: è un'abilità puramente meccanica.
    Le cose che egli ripete di preferenza, e continuamente, sono un inesprimibile amalgama sul ponticello, che non forma affatto dei suoni regolari ma un pispiglio di passerotti.
    Finisce ogni variazione pizzicando rapidamente sei note con la mano sinistra, non si può immaginare quanto poveramente conduca il suo arco.
    Certo vi sono anche qui degli uomini che si lasciano abbagliare dalla sua gran nomea e si immaginano che tutto questo debba essere bello.
    Una signora piena di sensibilità ha pianto, ma poichè nessuno, meno lei, è scoppiato in singhiozzi, nessuno ci vuole credere.

  • Sempre in un giornale di Praga un certo Prof. Muller scrisse.
    Chi potè paragonare al pispiglio dei passerotti i suoni di una cosi' meravigliosa purezza di Niccolò P. deve trovare il sommo dell'armonia nell' IA-IA degli asini ( nel verso degli asini ).


Vorrei esprimere un mio pensiero a riguardo.


La storia ci racconta che è stato un grandissimo compositore, abbiamo i suoi manoscritti, addetti del settore hanno catalogato in modo molto dettagliato e certosino i suoi capolavori.

Niccolò P. è sempre stato una autorevole esempio e punto di arrivo per noi violinisti.

Un essenziale manuale violinistico, dice addirittura che per arrivare ad una buona meta dovremmo fissare un ideale lontanissimo: dovremmo pensare di superare l'autorevole concertista Genovese!

Quello che non possiamo sapere è effettivamente come suonava, se veramente le sue attitudini tecniche fossero eccellenti: è un dubbio fondato sulla mancanza di registrazioni e materiale audio, ma se posso darvi un consiglio, questo non deve essere un problema e vi spiego la ragione.

Miglior Violinista del Mondo: Ritratto del grande compositore Italiano Genovese con il suo violino
Miglior Violinista

Oggi abbiamo la fortuna di possedere milioni di incisioni audio, tra lp, cd, mp3, audio acquistabile da internet, YouTube, vari artisti e concertisti affermati mettono a disposizione ogni tipo di materiale per divulgare la Conoscenza musicale, quindi Niccolò P. vivrà per sempre finché l’uomo resisterà su questa Terra e in questo Universo.

Da musicista violinista vi dico di pensare a Niccolò P. come un grandissimo compositore e poeta della Musica Classica Romantica Italiana, non bloccate il pensiero solo sull'esecutore che è stato. Ascoltate la sua musica, guardate qualche video in rete, rimarrete stupefatti e sorpresi dalla difficoltà tecnica di esecuzione dei suoi pezzi e capricci.

 

 4.1 Violinisti odierni famosi come suonano le sue composizioni

Vi lascio il nome di un violinista, bravissimo e particolare, sia nel modo di gesticolare/suonare che nel modo di presentarsi agli auditori e la platea, vuole reincarnare simbolicamente la figura maledetta del compositore Genovese.

Alexander Markov video e audio dal suo Sito Ufficiale

Vi indico anche questo video particolare, fiabesco e insolito: il 24° capriccio di P. suonato con arrangiamento orchestrale dalla musicisti della Scala di Milano e solista il violinista David Garrett.

David Garrett - Capriccio no. 24 by Niccolò P.

 4.2 I famosi 24 Capricci

I 24 Capricci sono composizioni virtuosistiche di notevole impatto tecnico violinistico.
L'eccellente Concertista Genovese li compose solo per uso prettamente di Studio privato didattico: da documentazioni risulta che non li eseguí mai in pubblico durante un concerto.

Capriccio n°1 Originale: Autografo gentilmente concesso dalla casa G. Ricordi  e C.
Capriccio n°1 Originale

Il pubblico della metà ottocento avrebbe mal digerito un concerto incentrato unicamente su uno strumento solista, inoltre l'esecuzione di tutti i 24 capricci coprirebbe oltre i 60 minuti di esecuzione.


Dopo la diffusione in Italia e in tutta Europa, i 24 capricci abbandonarono la veste di "studio", vennero paragonati agli studi pianistici di Chopin, tecnica e musicalità uniti per creare Musica di altissimo livello.

Per tutti i violinisti dell'epoca i 24 Capricci furono una grandissima novità, alcuni lamentarono la difficoltà estrema di alcuni passaggi, ritenuti ineseguibili: si veda la battuta n° 24 del Terzo Capriccio, trillo in unisono su due corde.

Oggi è normale studiare e suonare i 24 capricci, la tecnica violinistica ha avuto uno sviluppo enorme, direi immenso.
Capriccio n°20 Originale: Autografo gentilmente concesso dalla casa G. Ricordi  e C.
Capriccio n°20 Originale





Dal frontespizio dell'autografo, il compositore genovese scrisse i 24 Capricci per violinisti professionisti, precisamente:

" N° 24 Capricci per Vl. di Niccolò P. | dedicati alli Artisti | Opera 1° | i primi Dodici parte 1° | altri Dodici D.n.2°.

I manoscritti furono consegnati personalmente a Giovanni Ricordi nel 1817, per poi stamparli e divulgarli il 1820.
24 Capricci di Paganini: Autografo  N° 24  Capricci
24 Capricci di P.

  • Joseph Joachim, famoso compositore e didatta ungherese scrisse: ha lasciato, con i suoi 24 capricci un'opera che, nella letteratura violinistica, tiene un posto altrettanto eccezionale che l'autore stesso tra i virtuosi.
    Perchè non soltanto ha messo assieme delle difficoltà inconcepibili, ma li ha arricchiti di un contenuto musicale tanto alto e sostanzioso che degli artisti come Schuman, List e Brahms sono stati ispirati a trascriverli e farne delle opere importanti.



Il violino di Paganini dal vivo, suono


 5 Video interessanti del Cannone, il violino di Paganini

Vi lascio il link di alcuni video da YouTube in cui alcuni violinisti hanno avuto l'impagabile fortuna di suonare il capolavoro di liuteria del virtuoso compositore Genovese.

Bin Huang suona il Capriccio n°5

David Garrett suona il "Cannone"

Shlomo Mintz suona con "Il Cannone"


 5.1 Cosa ascoltare di Niccolò P.



Per capire quanto fosse geniale e diabolico, vi invito ad ascoltare alcuni brani tra i più famosi.

Su YouTube troverete molte esecuzioni, io vi scrivo i Titoli con i nomi dei brani da ricercare.

-Capriccio numero 24

Tema spettacolare e molto frenetico, le variazioni vi trascineranno in un vortice di note ed mozioni senza eguali.

-Capriccio la Caccia, la Risata.

-Campanella

La Campanella è famosa per il suo tema molto leggero e spensierato, orecchiabile e alla portata di tutti: per capirlo non bisogna essere dei cultori di Musica Classica.
Lo sviluppo della musica non manca di virtuosismi di altissimo livello, il violinista dovrà gestire passaggi difficilissimi con spiccata concentrazione e dinamicità mentale.

-Concerto numero 1 in Re maggiore di N.P.

Concerto esplosivo, 100% violinistico: il primo ascolto vi stupirà per l’imprinting molto tangibile e autentico, come se fosse una firma Paganiniana.

- I brani le streghe

- il Moto Perpetuo

- le Variazioni sul Carnevale di Venezia

- le Variazioni su musiche di Rossini



Tutte le Composizioni di Niccolò P.


 6 Come scaricare tutte gli spartiti legalmente


Fortunatamente al giorno d'oggi possiamo consultare e scaricare gratuitamente tutti i capolavori Paganiniani su internet.

ecco il link diretto di tutti i suoi capolavori musicali

Per finire, ricordate che ascoltare dal Vivo o in registrazione il Cannone, è qualcosa di unico per un motivo intrinseco molto rilevante.
State ascoltando la sonorità di due enormi geni, Guarneri del Gesù e il grande Violinista Niccolò P.



Spero che vi sia piaciuto l’’articolo.

Se trovate questa pagina interessante condividetela e scrivete un commento sotto, io vi risponderò appena posso con grandissimo piacere.

Buon capriccio

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