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Violino strumento del diavolo

Verità o leggenda? I violini sono gli strumenti di satana? Scopriamolo assieme.

Violino strumento del diavolo

i violini sono gli strumenti di satana
Violino strumento del diavolo


Violino strumento del diavolo
I violini sono sempre stati ritenuti strumenti diabolici. Come mai?
Eppure nelle Chiese notiamo affreschi con dolci angeli abbracciare violini e trombette, gioiosi con il sorriso.
Come è possibile collegare dei meravigliosi strumenti a corda al demonio?
In passato, due grandi violinisti compositori italiani diedero vita ad una serie di leggende musicali demoniache.
Con Giuseppe Tartini e Niccolò Paganini, i nostri amati violini furono vittime di connotazioni oscure e malefiche.





Sommario

Violini, danze, leggende ed erotismo


Paganini, magico violinista del 1800.




Violini, danze, leggende ed erotismo

1.0 Introduzione, violino strumento del diavolo.

Violino strumento del diavolo, prima ipotesi


Prima di entrare nel cuore del discorso, voglio subito condividere con voi un’informazione storica religiosa importante. Inoltre voglio citarvi piccole leggende legate ai violini.

Violini e danze

Danze medievali e strumentazioni musicali
Balli medievali con strumenti



Il ballo, la danza furono da sempre viste come attività sataniche: il cristianesimo prese atto che ballare, alimenti il desiderio carnale all’uomo.
Inizialmente le danze erano incluse nelle pratiche religiose: tuttavia il cristianesimo affermò che il movimento del corpo potesse indurre alla lussuria, inteso come vizio peccaminoso.
Alcuni strumenti, come la Viella, furono collegati alle danze, per questo ritenuti strumenti diabolici.
La viella è un cordofono a corde sfregate del medioevo.
Assomigliavano ai violini.

Fidula o Viella medievale
Viella



Se ti interessa l'argomento leggi anche : Gli antenati dei violini, ecco perchè si accordano per quinte.


Il trionfo della morte" di Pieter Brueghel

Dipinto di Brughel
Il trionfo della morte" di Pieter Brueghel

Nel famoso dipinto Il trionfo della morte" di Pieter Brueghel, l’artista immortala molti strumenti ritenuti per la Chiesa diabolici, ve li elenco:

  • uno scheletro sonatore di ghironda
  • un suonatore di liuto abbracciato ad una donna
  • un musicista a str. a corda scheletro 
  • un percussionista scheletro suona dei tamburi

Scaricate l'immagine ad alta risoluzione per esplorare il dipinto in ogni suo particolare, è bellissimo ed interessante: Download Il trionfo della morte" di Pieter Brueghel.

Cremona e la liuteria

Bottega liutaio davanti a Duomo Cremona
Cremona-Liuteria



Leggende occulte sfiorano anche Cremona e la nobile arte della liuteria.
Nella Cremona del 1600, alcuni alchimisti verniciarono gli strumenti a corda con vernici speciali.
Grazie a questa procedura occulta si diceva che alcuni violini potessero animarsi tramite spiriti di donne morte.
Inoltre gli intestini delle donne morte vennero utilizzate come corde strumentali: dall’interno della cassa armonica strumentale si potevano udire voci urlanti piene di dolore.

Sensualità e le forme dei violini.

La famosa fotografia di Man Ray
Le violon d’Ingres



Andiamo nel 1924, con la celebre fotografia di Man Ray, intitolata “Le violon d’Ingres”.
Come vediamo nella fotografia, la donna viene fotografata di schiena e la linea di Silhouette del corpo rappresenta con le effe strumentali il disegno dei violini.
La parola “Violon” indica i violini, mentre il nome “Ingres” non è il nome della modella, bensi’ il nome di un noto pittore francese vissuto nel XIX secolo.
Successivamente il fotografo dipinse le effe del violin sulla fotografia, anche se sembrano quasi tatuate sulla pelle della modella.
La fotografia rappresenta sensualità ed erotismo, i violini ora rappresentano immagine di erotismo.


Il sogno di Tartini

2.0 Tartini fece un sogno premonitore

Violino strumento del diavolo, seconda ipotesi

Ricordiamo che Giuseppe Tartini fu un grandissimo musicista e compositore del 1700 italiano.
Grazie alle sue composizioni, la tecnica violinistica ebbe una grande sviluppo.

Il male infernale suona per Giuseppe Tartini
Il sogno di Tartini



Ora parliamo del sogno e del Violino strumento del diavolo.
Un famoso aneddoto descrive scrupolosamente un sogno realizzato da Giuseppe Tartini.
Una notte Giuseppe Tartini sognò di aver stipulato un patto diabolico. La figura demoniaca, al servizio del compositore, iniziò a suonare una melodia mai udita prima, una sonata innovativa e misteriosa. Tartini, da sveglio, cercò di riscriverla e di ricalcare quello che riusci’ a ricordare dal sogno. Purtroppo non ricordò tutte le note.
Le melodie intonate dalla creatura sinistra furono cosi’ toccanti, che Tartini decise di chiamare la sonata “ il trillo del Diabolo “.

Tartini e Satana
Tartini il sogno⁴



La composizione in questione è la sonata in Sol minore.
Ora che sapete questa leggenda ( o verità ? ), ascoltate attentamente la sonata di Giuseppe Tartini.
È affascinante e magnetica.

Paganini, magico violinista del 1800.

3.0 Chi era Paganini per il grande pubblico.

Il grande violinista genovese
Niccolò P. in concerto



Semplicemente era il più grande e misterioso violinista dell’epoca. Incarnava l’artista inarrivabile e insuperabile.
Agli occhi delle persone era eccezionale, sia da un punto di vista innovativo violinistico che artistico.
Inoltre, il suo modo di porsi e di prostrarsi al pubblico, accentuava ancor di più il suo alone misterioso artistico.

La sua fama era preceduta dalla sua presunta personalità.

Concerto e folla ad un suo concerto
rappresentazione Concerto N.P.²



Ritenuto da tutti un incredibile strumentista e compositore.
Le sue doti violinistiche davano voce ad infinite congetture.
Il popolo era affascinato da Niccolò P., dalla sua musica, dal suo modo di suonare insuperabile e dal suo alone artistico.

Cartellone pubblicitario concerto del maestro
Manifesto concerto N.P.²



Artisti, giornalisti, pittori e il popolo, lo ritennero un artista con poteri soprannaturali.



3.1 Paganini, frutto del demonio.

Violino strumento del diavolo, Terza ipotesi


Il grande violinist genovese era all’apice della sua carriera.
Girovagava l’Italia e l’Europa grazie ai suoi concerti.
Impressionava tutti nella platea.
Le sue composizioni erano innovative, portentose e troppo complesse per essere suonate dai violinisti dell’epoca. ( ricordiamo i 24 Capricci )
Il livello tecnico violinistico era stato portato ad altissimi livelli, mai raggiunti prima.
Per questo le sue doti artistiche vennero messe in discussione.
Com’era possibile che una persona potesse suonare dei violini in quel modo?
Quale era il suo segreto? Era solo bravura, studio e dedizione, oppure altro?
Forse genetica? Forse un vero genio?
Niente di tutto questo.

N.P. fotografia antica falsa
N.P. falso dagherrotipo



Il patto con il demonio, Violino strumento del diavolo.


leggenda del legame con satana
patto demoniaco



Per le persone dell’epoca, Niccolò P. era un artista demoniaco.
Molte leggende narrano che Niccolò P. strette un patto con Lucifero per poter acquisire doti e poteri: in questo modo gli furono abilitate qualità e virtù violinistiche mai viste prima.

Tuttavia il suo pubblico subiva un’attrazione irresistibile. Tutti erano presenti ai suoi concerti e tutti lo esultavano. ³

3.2 Paganini, cosa pensavano le persone. ³

Per la cultura popolare dell’epoca Niccolò P. era frutto di un potere demoniaco.
Tuttavia ognuno dava dei termini differenti, tutti sulla stessa falsa riga.
Ciò nonostante scopriamo le varie connotazioni.

Mago e Stregone, Violino strumento del diavolo.

È interessante notare che durante il suo viaggio in Europa, vari giornalisti lo hanno dipinto come un Mago e Stregone.
Addirittura un giornalista francese scrisse nel Giornale di Debat ( Journal des débats giornale francese ): “se P. avesse suonato duecento anni fa, l’avrebbero sicuramente messo al rogo come Mago”. Il giornalista intendeva dire che, se un artista avesse suonato in modo cosi’ virtuoso e incredibile duecento anni fa, sarebbe sicuramente andato al rogo.

Stregone, figlio di strega e ciarlatano, Violino strumento del diavolo.

All’inizio della sua carriera gli vennero addirittura attribuiti nomignoli come stregone e ciarlatano: per giustificare la sua bravura, frutto quasi di inganni e metodi artificiali o disonesti.

Ad un concerto a Berlino, tra i vari soprannomi ci fu anche “ figlio di strega”: il nome è riferito all’esecuzione e composizione Paganiniana “ le streghe”, “la famosa “ danza delle streghe!.

Spartito per solista
Le streghe composizione 1

Spartito per solista
Le streghe composizione 2


Ecco lo spartito per VL. solista da scaricare gratuitamente: Le streghe Spartito Download


Una famosa illustrazione, Violino strumento del diavolo.

Niccolò P. Mago
Jhoann Peter Lyser illustrazione Sorcer ²
   


L’artista viennese Jhoann Peter Lyser illustrò il violinista genovese in una caratteristica illustrazione.
Il musicista sospeso a mezza aria, scheletri ballerini, mostri e demoni invocano il maleficio, talismani satanici e altri particolari demoniaci raffigurati nell’illustrazione.
Non mancano teschi umani, serpenti e simboli satanici disegnati sulla pavimentazione.
In un dipinto l’artista viennese rappresentò quello che il popolo pensava dell’illustre violinista e compositore italiano: Niccolò P. vendette l’anima a lucifero per acquisire poteri sovrumani si suoi strumenti.

Illustrazione completa di Lyser
Jhoann Peter Lyser Sorcer ⁴



Posseduto dal Lucifero, Violino strumento del diavolo.

Altre persone si sbilanciarono per altri tipi di malefici.
Pensarono che fosse posseduto da Lucifero, non che avesse fatto un patto con Satana.

Possessione demoniaca del maestro genovese
Posseduto da Lucifero



Credevano che dai violini uscisse musica diabolica.
All’epoca il popolo pensò che un demone, per poter possedere qualcuno, potesse entrare solo in un corpo già morto, non vivo.
Implicitamente il pubblico si convinse di assistere ad un violinista morto, comandato e posseduto dal Lucifero in persona.

Altri nomi legati al violinista, Violino strumento del diavolo.
 
Come abbiamo notato, al violinista genovese attribuirono molti nomi e appellativi.
Voglio elencarveli:
stregone, ciarlatano, carbonaro, mago genovese, mago, figlio di streghe, Mefistofele, Demonio, Satana, Progenie di Satana.

3.3 Altre leggende sul violinista genovese.

La madre di Niccolò e il sogno angelico

Visione Angelica
Angelo



Secondo la madre, Teresa Bocciardo, ebbe in sogno una visione di un angelo che prometteva di adempiere ad un suo fervido voto: che, cioè quel suo figliolo pallido e gracile, dal profilo grifagno e dagli oochi ardenti, malaticcio e pieno di tosse, nervoso e morbosamente sensibile, diventasse il più grande di tutti i violinisti. ²


Le corde dei suoi violini, Violino strumento del diavolo.

Corda Sol, unica corda per suonare e improvvisare
La Corde spezzate ⁴



Un’altra storia alimenta il mistero di Niccolò P.
Durante i suoi concerti poteva succedere che alcune corde strumentali potessero lacerarsi e spezzarsi. Tranne la più grave, il Sol. Qualsiasi altro violinista avrebbe interrotto la sua performance. Grazie alle sue abilità violinistiche poteva proseguire, terminando le variazioni del tema musicale su un’unica corda, quella rimanente. Immaginate la reazione e i pensieri delle persone tra il pubblico...

La leggenda di "Paganini non ripete"

Il maestro Genovese non ripete mai le musiche, non fa i Bis
P. non ripete⁴



Durante i concerti il violinista genovese era solito improvvisare su alcuni temi musicali.
Come già sappiamo mostrava una grandissima tecnica violinistica, gli spettatori andavano in delirio.
Il pubblico richiedeva il Bis, ma il violinista era solito dire la famosa frase “ Paganini non ripete”.
Questa frase fu detta anche a Carlo Felice, futuro Re di Savoia.
Per questa offesa e “incidente diplomatico”, il violinista dovette rinunciare agli altri concerti della tournée.

La leggenda del Carcere, Violino strumento del diavolo.

il Maestro in prigione
N.P. in prigione⁴



Girò anche questo mito inquietante.
Il violinista assassinò un suo rivale in amore.
Una volta recluso in prigione, gli permisero di suonare.
Col tempo le corde si ruppero tranne la quarta, il Sol: ebbe molto tempo da dedicare alla pratica violinistica con una sola corda, ecco il motivo della sua bravura su tale corda.

La leggenda delle viscere, Violino strumento del diavolo.

Il grande violinista fu un assassino seriale: dai corpi estirpava le viscere ricavando le nuove corde per suonare.

L’aspetto fisico del violinista genovese terrorizzava.

4.0 Oltre al demonio, l’aspetto fisico.

Portrait N.P.
ritratto violinista genovese⁴


L’aspetto fisico del grande violinista genovese ebbe un grande impatto sulla folla.

A detta di tutti, Niccolò P. era molto pallido, i capelli lunghi e sbarazzini accentuavano la sua magrezza in viso, alto con gli arti e le mani lunghe e affusolate. Le sue gesta violinistiche, le dicerie popolari demoniache, tutto portava ad un unico risultato.

Il suo aspetto cadaverico fu immortalato da Delacroix, Eugène, pittore francese.
Ebbe l’onore e la fortuna di ascoltarlo all’opera di Parigi il 9 marzo 1831.

L’aspetto era eccentrico, ripugnante, alto, magro, senza denti e con capelli lunghi, appoggiati su una veste lunga e nera.

Ritratto mentre suona il grande maestro genovese
Delacroix Eugène Ritratto Niccolò P.



4.1 I segreti di un aspetto diabolico e malato


Il violinista era debole e malato
Malattie di N.P.


L’apparenza fisica Paganiniana per tanti fu la prova schiacciante del suo essere occulto e diabolico.

Oggi, studiosi e dottori ci rivelano altre verità!

Niccolò P. fu solo sfortunatamente ammalato, per quasi tutta la vita.

N.P. morente nella sua branda col violino in mano
N.P. nel suo letto malato⁴


Ricordi e aneddoti della madre

Ricordiamo un aneddoto: in tenera età il giovane strumentista fu affetto da encefalite virale da morbillo. Ebbe una morte apparente ( catalessi ) e dopo una lunga notte, sorvegliato dalla madre, si risvegliò. Il primo miracolo di Paganini. ¹

Un padre severo lo portò alla malattia

Il padre era assai severo ed esigente: più di una volta lo puniva facendogli saltare i pasti.
" Non si può facilmente immaginare un padre più severo di lui: quando non gli sembravo abbastanza diligente, con la fame egli mi costringeva a raddoppiare i miei sforzi, così ebbi molto a patire fisicamente, e la mia salute cominciò a risentirne. ²

È dunque possibile che l'insufficiente alimentazione, nel delicatissimo periodo dello sviluppo, assieme all'eccesso di applicazione, alla gracilità costituzionale ed all'ipersensibilità del fanciullo, preparassero il terreno ai futuri malanni. ²

La cura: Mercurio

Una di queste fu la sifilide: il maestro aveva molte passioni, una di queste erano le donne. Per cercare di curare la sifilide i rimedi erano estremi: unguenti mercuriali che sfociavano in vomiti purgativi. La cura prevedeva un intruglio di molte droghe e molte evacuazioni ( 12 giornaliere ) per purificare il sangue. ¹

La cura: Latte d'asina

Un’altra malattia fu la tubercolosi: cercarono di curarla con latte d’asina. ¹
Il latte d'asina gli fu somministrato dal dottor cavalliere Siro Borda.
La salute del nostro celeberrimo strumeinista non migliorava, era sempre a letto, debole e sfinito.

Incontri: Il medico americano

Nel novembre del 1823 un colpo di scena un colpo di scena rompe la monotonia...a Milano un medico americano, trova così giù di salute il violinista genovese che, criticando senza ritegno l'operato di Borda, convince il malato di mettersi nelle sue mani... " Fortunato ", scrive a Germi il ... " io sono vivo per vero miracolo, un medico Americano mi ha salvato. Borda tentò la cura mercuriale... in ultimo mi dava dell'oppio in quantità... non potevo stare in piedi... il mio colore era cadaverico."
" Fortunatamente che, trovato in un caffè suddetto medico americano, mi scosse che persuadendomi che sarei sepolto fra un mese, se non mi dedicavo ai suoi consigli, giacchè egli conosceva la mia malattia... mi diede delle pillole, dei tè fatti da lui e per cibo delle buone costate di vitello sulla gratciola e del buon vino. In pochi giorni rinacqui; ed ora mi sento benissimo." ²

4.2 Le prodigiose mani di Paganini.

Una delle caratteristiche fisiche più note e famose furono le mani del maestro genovese.

" Non viè nulla di più difficile che descrivere le prestazioni violinistiche del grande Maestro Genovese, per rendere comprensibile l'effetto a chi non l'abbia mai udito...la difficoltà e la complessità dei passaggi...sono davvero meravigliose...e ancor più ammirevole è la facilità con cui le supera.
I suoi gomiti quando suona sembrano rientrare e perdersi dentro il suo corpo...il suo polso è attaccato al braccio da articolazioni così elastiche ...che io non trovo migliore paragone ad un fazzoletto legato all'estremità di un bastone."⁵

Calco della mano destra del grande violinista italiano
Calco-mano-destra

Il calco in gesso delle sue mani è conservato al Museo Massena di Nizza.

"La sua mano non è più grande del giusto, ma egli ne raddoppia il doppio grazie all'elasticità che tutte le sue parti presentano. Per arrivare ad essere Paganini, non gli sarebbe bastato il suo genio musicale: gli era necessaria la struttura fisica che ha, la poca larghezza del petto e l'estensione che può dare ai legamenti delle articolazioni in movimento."⁵

Le mani paganiniane erano in grado di produrre 2272 note in 3 minuti e 20 secondi. ( forse un’esagerazione per testimoniare le super doti ).
Questa abilità era dovuta ( oltre che all’esercizio quotidiano e alla dedizione ) ad una iperlassità legamentosa.²

Sindrome di Marfan

Malattia di Marfan alle dita
Sindrome di Marfan


Recenti studi hanno dimostrato che il nostro grande artista fu affetto da un altro malore: la sindrome di Marfan. L’ipotesi iniziò da un reumatologo statunitense, Myron R. Schoenfeld, sostenuta da un chirurgo italiano Renzo Mantero.²
Questa malattia colpisce il tessuto connettivo, quindi si prolifera nel sistema scheletrico, occhi, polmoni cuore e vasi sanguigni.

I segni peculiari della malattia sono l'allungamento degli arti: infatti il nostro grande strumentista genovese aveva un allungamento delle dita.

Il nome della sindrome proviene dal medico ospedaliero, insegnante di igiene e pediatria,  Antoine Marfan. Qui sotto una sua foto.

Medico insegnanet e pediatra Antoine Marfan
Antoine Marfan


Una famosa lettera scritta dal ragusano Matteo Niccolò de Ghetaldi, descrive l’incredulità del Dottor Montecchini a Trieste, mentre guarda stupefatto gli arti del grande Maestro.

Descrive che è straordinario quello che Paganini può fare con la mano. Piega lateralmente le dita e può allungare il pollice a sinistra avvolgendolo intorno al mignolo.

Addirittura Piega e allunga il pollice fino a farlo sporgere dalla mano

Pollice che si piega dentro la mano e percorre le dita
Mani con pollice piegato

Il dottore concluse che la facilità di movimento era soprattutto frutto di molta pratica e dedizione. Paganini si infuriò, contraddicendolo e sbraitando contro il dottore dicendo di essere un ladro e un rapinatore: in realtà la sua facilità di movimento era solamente predisposizione.


4.3 Lo studio, la dedizione e Genova

Lo studio è tutto

Fin da bambino, non aveva bisogno di rimproveri e di disciplina.
Lui stesso diceva che non vedeva l'ora di studiare ed esercitarsi.

" Poichè io stesso ero entusiasta della musica, e studiavo incessantemente per scoprirvi posizioni del tutto nuove e non ancora udite, i cui accordo facesse stupire la gente."²

Genova, culla della musica

Il prodigio del grande artista non è scaturito per puro caso, come dal vuoto.
Senza negare le doti eccezionali, dimostrate in tenera età, bisogna accennare alle premesse necessarie pr comprendere la rapida affermazione, cioè le attività musicali svolte in quel periodo nella sua città, Genova.²

La Genova del settecento era una culla ideale per la formazione artistica di un giovane; non tanto per la capacità di magistero dei suoi artisti, quanto per la sua caratteristica di centro di cultura musicale.
Non solo durante le funzioni nelle chiese venivano dati veri e propri concerti, con solisti celebri, cantanti e strumentisti, ma la vita musicale nei due teatri di Sant'Agostino e del Falcone era splendida e raffinata; ²


Conclusioni, Violino strumento del diavolo.

L’immagine del grande maestro genovese sarà e rimarrà sempre misteriosa.
Tuttavia oggi abbiamo un quadro più reale e più nitido del grande artista e compositore.

Personalmente mi sono sempre limitato ad ascoltare la sua musica e a prediligere ciò che è tangibile e vero, ossia il suo grande genio musicale.
Vi esorto ad ascoltare le sue composizioni, non sono solo Capricci e Virtuosismi, sono dei veri e propri capolavori della Musica Colta.
Le sue composizioni non sono solo velocità, difficoltà e molte note: fin da subito è tangibile il genio e la freschezza di una musica senza eguali, tutta italiana, da assaporare e da far conoscere a tutti.

Grazie per aver letto, se volete condividete e commentate.

Fonti per scrivere Violino strumento del diavolo
¹ N.P., le mani di un genio - Storia Otopedica Pedrazzini - fonte da internet
² Pietro Berri, Paganini la vita e le opere
³ Vurtuosity, the violin, the Devil di Maiko Kawabata
⁴ https://digitalcollections.nypl.org
⁵ Enzo Porta il violin nella storia, maestri, tecniche, scuola

Commenti

  1. Ciao tante curiosità interessanti, lo conosco come genio ma per me lui qualcosa di strano lo aveva, genio sicuramente quei personaggi unici non so come spiegare...io naturalmente in tt questo mi piacerebbe avere un po' le mani lunghe visto che le mie sono piccole già nelle rime posizioni ho da fare delle acrobazie con gomito poi si impara con l esercizio ma la mia difficoltà è maggiore...che personaggio che è stato..si vutuosismo e capricci li ho ascoltati dal vivo dal premio Paganini che è venuto una sera al Teatro. Niente da dire ... ascolterò anche altra sua musica ma non è proprio il mio genere grazie. Buon lavoro e grazie

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    1. Ciao Paola , grazie per il commento. va ascoltato a gocce, altrimenti rischi di non "digerirlo"e di non fartelo piacere. Era effettivamente un " personaggio ".

      Elimina
  2. Fantastico grazie, molto completo rispetto ad altri che ho già letto. Ho già ascoltato il Trillo del diavolo e qualche capriccio di Paganini.

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    Risposte
    1. Ciao e grazie per aver commentato. Il trillo del diavolo è fantastico. I capricci sono dei piccoli capolavori, fantastici. Segui il mio blog, se sei un violinista ci sono molti spartiti e articoli interessanti, grazie ancora.

      Elimina

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